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Concorso infermieri Gradenigo, in 3 mila per 5 posti: “Vogliamo uscire dal precariato”

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Al Pala Alpitour sono oltre 2800 gli aspiranti infermieri. C’è chi è più sereno e chi manifesta un po’ di tensione. Tutti hanno il volto della speranza, quella di essere tra i magnifici cinque assunti a tempo indeterminato dall’Humanitas Gradenigo. È partito questa mattina il concorso indetto dall’ospedale di corso Regina Margherita (il primo dal 2010). Smaltita la lunga fase di autentificazione, poco dopo mezzogiorno i quasi 3 mila candidati hanno iniziato la fase di pre-selezione, un test a crocette di 30 domande da completare in mezz’ora. A guardare il palazzetto dall’alto sembra di assistere al solito concerto con le tribune gremite: questa volta però i protagonisti sono sugli spalti. Il loro sogno è uscire dal precariato.

“Lavoro già da tempo, ma entrare al Gradenigo mi darebbe delle garanzie per il futuro – dice Valerio Niso, 25 anni, nato a Lecce ma residente a Torino già da qualche anno – So che le possibilità sono risicate, almeno proverò a entrare nella graduatoria”.

 

Si tratta del primo step, ma sarà anche quello con la maggiore scrematura: degli oltre 2800 iscritti, soltanto in 500 saranno ammessi alla prova pratica. I magnifici cinque, invece, saranno scelti dopo l’orale, al termine del quale sarà stilata una graduatoria da cui l’ospedale di corso Regina Margherita potrà attingere per reclutare infermieri in caso di necessità.

La media dei candidati è di 28 anni, ma c’è anche qualche eccezione. Come il colombiano Jhon Ortiz, 45 anni, che ha appena preso la cittadinanza italiana. “Lavoro all’ospedale Mauriziano grazie a una cooperativa – spiega – La paga non è delle migliori, anche perché ho una famiglia a carico. Lo scorso mese ho fatto un concorso simile a Vercelli, sono abituato”.

Lunghe code al Pala Alpitour: gli aspiranti infermieri, carte d’identità alla mano, in attesa di iniziare la prova di pre-selezione

Molti anche gli aspiranti infermieri che vengono da fuori Torino. Come Alessia Vanacore, 23 anni di Pisa. “Avevo partecipato l’anno scorso al concorsone della Città della Salute e mi era andata male – racconta – Oggi mi sento più preparata, anche se c’è sempre incertezza prima di una prova”.

Domani al Palavela tocca invece agli Operatori socio sanitari (Oss). In 7 mila parteciperanno alla prima prova per rientrare nei 150 posti complessivi messi a disposizione dagli ospedali di Torino e provincia: Molinette, Asl Torino, Asl Torino 5, Asl Torino 4 e Mauriziano.

FEDERICO PARODI