Inizia oggi, 20 febbraio, il Festival del Giornalismo Alimentare. Al centro della quinta edizione dell’evento ci sarà lo spreco alimentare, che secondo i dati dell’ultima indagine condotta dell’Osservatorio Waste Watcher nel 2019, sta diminuendo. Per la prima volta, secondo il report: «I dati monitorati nelle case degli italiani registrano un calo di circa il 25%». In Italia lo spreco di alimenti vale ogni anno 400 euro a famiglia e oltre che incidere sull’impatto ambientale.
Dopo il taglio del nastro, alla presenza della sindaca Chiara Appendino, di Luigi Icardi, assessore alla sanità della Regione Piemonte, e di Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, l’evento che ha aperto il festival è stata la presentazione del primo Rapporto sulla presenza del cibo nei media italiani. Lo studio, condotto da L’Eco della Stampa, società milanese che monitora i media, ha analizzato un anno di contenuti alimentari su giornali, tv e radio, misurandone l’impatto e intercettando i temi più discussi e analizzando come l’informazione sul cibo viene condotta.
PETIZIONE
Già nei giorni scorsi il festival aveva lanciato un’iniziativa contro lo spreco. Dal 5 febbraio infatti è possibile firmare su Change.org una petizione per rendere obbligatorio ad ogni ristoratore l’uso della “food bag”, una scatola da consegnare ai clienti per portare a casa il cibo avanzato. «Anche noi al festival ne forniremo una ai partecipanti – ha detto il direttore del festival Massimiliano Borgia – al cui interno troverete un decalogo dei buoni comportamenti per conservare il cibo».
I PANEL
Nei 35 panel del Festival non si parlerà solo di questo. Molto spazio sarà dedicato ai problemi che la società contemporanea pone al mondo del cibo e dell’alimentazione, come il Food Delivery o le pratiche commerciali sleali e criminali nella filiera agricola, su cui interverranno la Ministra delle politiche Agricole, Teresa Bellanova e l’ex-magistrato Gian Carlo Caselli.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella e il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna discuteranno le condizioni del giornalismo in Europa, riflettendo sulle riforme necessarie per il futuro dell’informazione.
Quest’anno poi si festeggeranno anche alcuni importanti anniversari. Il primo è il decennale del riconoscimento da parte dell’Unesco della Dieta Mediterranea, che verrà celebrato con approfondimenti sulla cultura del cibo italiano nel mondo e le ultime frontiere del Made in Italy, che puntano allo spazio e alla coltivazione di alimenti in orbita.
Il secondo anniversario è il 65esimo anno dell’edizione italiana della Guida Michelin. Il direttore della Comunicazione della Guida, Marco Do, racconterà come può evolversi la critica gastronomica per esprimere anche l’eticità dei ristoranti.
Infine, tornerà Chef Rubio, che racconterà le sue esperienze con progetti umanitari in Cisgiordania dopo l’abbandono del programma “Camionisti in Trattoria”.
GLI EVENTI OFF
L’appetito non viene solo mangiando, ma anche parlando di mangiare, per questo sono stati pensati
gli Eventi Off, appuntamenti gastronomici, in giro per la città. Si inizia questa sera con un aperitivo organizzato dai Maestri del Gusto di Torino e dall’Enoteca Regionale dei Vini della provincia di Torino. Domani il ristorante Soul Kitchen rivisiterà i piatti tipici della cucina da strada, mentre sabato mattina si potranno scoprire a piedi le eccellenze di Porta Palazzo, da Affini Rivendita2 fino al Mercato Centrale. Infine, nel pomeriggio si potranno visitare i laboratori di produzione dal vivo di Eataly Torino Lingotto.
Come ha detto Donatella Barus, direttrice del magazine della Fondazione Umberto Veronesi, partner del festival, «Buone ragioni per esserci sono tante. I cittadini hanno bisogno di essere informati perché mangiare bene fa anche stare bene».
Articolo tratto dal Magazine Futura uscito il 19 febbraio 2020. Leggi il Pdf cliccando qui