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Come Torino si prepara ad aiutare i profughi ucraini

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Mentre proseguono i negoziati per tentare di individuare una soluzione pacifica per la conclusione della guerra in Ucraina, Torino non rimane indifferente. L’Ente per il Diritto allo Studio (Edisu) ha fornito la propria disponibilità, in collaborazione con la Regione Piemonte e gli Atenei piemontesi, ad accogliere nelle proprie strutture studentesse, studenti, ricercatori, ricercatrici e docenti costretti a lasciare l’ex repubblica sovietica a causa della recrudescenza del conflitto.

La Regione ha poi attivato diverse iniziative volta ad aiutare i profughi in arrivo dall’Ucraina, come ad esempio la compilazione di un elenco di persone e famiglie che possano fornire i propri spazi per dare ospitalità temporanea a chi ha abbandonato le zone di guerra. Inoltre, Palazzo Lascaris ha chiesto all’ospedale Regina Margherita di Torino di accogliere i bambini ucraini malati di tumore che in questo periodo non hanno la possibilità di ricevere le cure adeguate.

Le azioni di sostegno verranno portate avanti anche attraverso una raccolta di farmaci curata da Dirmei, Assessorato alla Sanità e Federfarma attraverso Farmaonlus da inviare tramite i canali individuati dal Governo agli ospedali ucraini e la messa a disposizione al Dipartimento della Protezione civile dell’ospedale da campo della Maxiemergenza 118, da posizionare ai confini dell’Ucraina per curare i feriti di guerra.

Per segnalare la disponibilità ad accogliere rifugiati è attiva l’email accoglienza.ucraina@regione.piemonte.it

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