Si celebra oggi, venerdì 15 marzo, in tutta Italia, la Giornata del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sui Disturbi dell’Alimentazione. A Torino aderisce il Centro di Psicoterapia e Formazione per la Cura dell’Anoressia, Bulimia, Obesità e Alimentazione incontrollata della Federazione Italiana Disturbi Alimentari – Fida, che stamattina apre le porte a chi desidera entrare in contatto con professionisti del settore. La presidente e responsabile del Centro è la psicologa psicoterapeuta Laura Ciccolini, che è anche presidente Nazionale Fida, e ha risposto alle nostre domande.
Quali sono i principali disturbi dell’alimentazione?
“Anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata. Quest’ultimo è poco conosciuto ma in crescita: colpisce trasversalmente tutte le fasce d’età ed è in parte correlato anche al fenomeno dell’obesità, che è in aumento.”
Quali sono le cause?
“Le origini dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Dca) sono multifattoriali: entrano in gioco aspetti psicologici, fisici, relazionali, famigliari, sociali. Il punto centrale è che chi ne soffre è una persona in cui non si è sviluppata un’identità stabile.”
Come si interviene?
“Il supporto è fondamentale: non sono disturbi dell’appetito ma della relazione, quindi il trattamento è psicoterapeutico. Trattandosi di problematiche che riguardano diversi fattori, è importante che la presa in carico sia fatta da un’équipe multidisciplinare: oltre allo psicoterapeuta, un medico e una psichiatra. Vanno presi in carico anche i famigliari.”
È possibile individuare dei segnali d’allarme?
“Sì, ad esempio le famiglie possono insospettirsi quando le figlie iniziano a non sedersi a tavola, a rifiutare i momenti dei pasti magari raccontando di aver mangiato prima o di voler mangiare dopo, o a evitare di uscire quando si va a mangiare fuori; oppure quando ci si rende conto che prestano troppa attenzione al cibo, alle calorie, a pesarsi.”
Sono colpite solo le ragazze?
“Le più colpite sono le adolescenti ma oggi si sono ampliate le fasce di età: si va dalle ragazzine in età prepubere o perfino dall’infanzia, fino alle donne in età matura, che si trovano ad affrontare l’invecchiamento e i cambiamenti corporei. I disturbi alimentari sono in crescita anche nei maschi.”
Quanto è importante sensibilizzare su questi temi?
“È fondamentale soprattutto perché se ci si accorge di una problematica alla sua insorgenza è molto più facile intervenire.”