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Codacons sulle Atp Finals: rimborsare e fare chiarezza

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É un danno da milioni di euro quello dei biglietti annullati per le Atp Finals, ora bisogna capire come e quando verranno rimborsati. “Abbiamo fatto un esposto alle autorità per segnalare il problema. Ci sono diverse questioni su cui è necessario fare chiarezza”, sono le parole di Tiziana Sorriento, presidente Codacons della regione Piemonte e vice presidente Codacons nazionale. Il caso Atp Finals ha prima di tutto una grande incognita: il criterio di annullamento dei biglietti. Il Codacons vuole andare a fondo nella questione e garantire un risarcimento dei danni oltre al rimborso dei biglietti. 

I conti non tornano

“Ci sono arrivate segnalazioni di persone a cui è stato negato l’accesso nonostante avessero comprato il biglietto un anno fa. Quindi è improbabile che la modalità di scelta per confermare o meno i posti sia la priorità di acquisto” continua Tiziana Sorriento. Anche sui social c’è chi si confronta per capire se il criterio cronologico possa essere la modalità di selezione. Ma i conti non tornano. “Di sicuro non è andata così, se no come potremmo motivare l’annullamento di biglietti comprati a novembre e dicembre 2020’?”. Con quale criterio si è scelto di far entrare alcuni e non far entrare altri rimane per ora un mistero. Tra le possibili spiegazioni c’è la priorità di compilazione del modulo per l’assegnazione dei posti. La famosa mail arrivata venerdì sera chiedeva infatti di inserire il codice del proprio biglietto per verificarne la validità e visualizzare il segnaposto. In poche parole i biglietti disponibili sarebbero andati a quelli che compilavano il modulo per primi. Ma questo non era scritto nella mail. “Supponendo che siano queste le modalità di scelta non sono esenti da problemi grossi. Non solo bisognava comunicarlo nella mail arrivata a pochi giorni dalle Atp Finals, ma prima dell’acquisto. L’acquirente avrebbe dovuto disporre di tutte le informazioni necessarie prima di comprare i biglietti dell’evento”. Possibile anche un movente economico, che spiegherebbe l’annullamento di biglietti comprati un anno fa. I primi pass, infatti, sarebbero meno costosi rispetto a quelli acquistati in seguito, e quindi meno gravosi da rimborsare. “La ricostruzione dei fatti verrà accertata dalle autorità, perché è necessario fare chiarezza sulla questione” sottolinea Tiziana Sorriento. 

Risarcire anche i danni

Il Codacons si farà promotore di una class action contro i soggetti che saranno ritenuti responsabili. “È un danno enorme per gli utenti che avevano acquistato i titoli di ingresso mesi fa, provvedendo inoltre a prenotare e pagare anche treni, aerei, alberghi e altri servizi in vista del torneo, spese che ora dovranno essere interamente rimborsate dai responsabili di questo pasticcio”, si legge nel comunicato stampa emesso dal Codacons. Non solo, “la class action si pone anche un altro obiettivo: il risarcimento del danno. Oltre al rimborso del biglietto, e delle spese sostenute per poter assistere alle Atp Finals, gli utenti dovrebbero ottenere anche un equo indennizzo per i danni subiti legati al mancato preavviso” conclude Tiziana Sorriento.