400mila euro sono stati sequestrati a un medico da parte degli agenti del Comando provinciale della Guardia di finanza di Torino. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla procura della Repubblica del capoluogo piemontese, il chirurgo svolgeva su alcuni pazienti affetti da patologie alla colonna vertebrale delle semplici infiltrazioni, ossia delle punture, registrando poi l’esecuzione di operazioni chirurgiche ben più complesse. Nello specifico, l’uomo attestava di compiere sui pazienti l’artrodesi, che permette di unire le vertebre lombari per stabilizzare la colonna vertebrale, e in altri casi la stabilizzazione vertebrale, che, invece, consiste nell’inserimento di viti all’interno delle vertebre.
Così facendo riceveva dalla compagnia assicurativa sottoscritta dai pazienti rimborsi che non gli spettavano e ben più alti del previsto. In particolare, questo era reso possibile dall’uso a proprio vantaggio degli specifici codici presenti nel nomenclatore sanitario. Il medico, infatti, modificando il codice, faceva corrispondere alle punture non coperte dalle polizze assicurative degli interventi ben più complessi, oggetto invece del rimborso da parte della compagnia assicurativa. Al momento le indagini hanno individuato in tutto quattordici pazienti, vittime della frode messa in atto dal chirurgo.