#CheckPolitiche2018 – Immigrazione, i punti critici dei programmi

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Ogni settimana fino al 4 marzo, Futura News analizzerà i programmi politici dei partiti su un singolo tema. Il progetto, in collaborazione con il quotidiano La Stampa e il Dipartimento di Culture Politica e Società dell’Università di Torino fa parte di un lavoro di fact checking in vista delle elezioni. La prima settimana il tema è stato l’immigrazione: l’articolo è stato pubblicato anche su La Stampa

Migrazioni, accoglienza, integrazione: temi d’attualità nella campagna elettorale per i quali ogni partito propone una ricetta. Ecco alcune criticità nei diversi programmi. 

La coalizione di centrodestra dà ampio spazio all’immigrazione nel capitolo “sicurezza” e propone “l’abolizione dell’anomalia solo italiana della concessione indiscriminata della sedicente protezione umanitaria”. Si tratta della tutela accordata dalle commissioni territoriali quando il respingimento di un migrante che non ha diritto ad asilo politico o protezione sussidiaria potrebbe configurare una violazione dei diritti sanciti dall’ordinamento dei Paesi d’ingresso. Come nel caso di specifiche esigenze mediche. Ma non vale solo in Italia: secondo l’Eurostat nel 2016 la Germania ha usato lo strumento in 26.015 casi, contro i 18.530 dell’Italia. Altri Paesi l’hanno usato meno in termini assoluti (Regno Unito 1.910, Svizzera 5.575, Finlandia 1.105), ma questo tipo di tutela costituisce solo l’8 per cento delle oltre 700mila richieste di protezione approvate nel 2016 nell’Ue. 

Nel centrosinistra, Partito Democratico e +Europa affrontano il tema sotto il capitolo Europa, proponendo il superamento della convenzione di Dublino, che prescrive il trattamento della domanda di asilo del migrante nel primo Paese di approdo. Come? Puntando a una maggiore solidarietà tra i Paesi membri. Tuttavia altri Stati europei spingono in direzione opposta. La proposta di sostituzione della regola con un meccanismo di ricollocazione è in ogni caso già in discussione dal 2016 al Parlamento Europeo, promossa anche dall’eurodeputata Pd Cécile Kyenge. Ritorna anche la proposta di legge sulla cittadinanza, lo ius culturae. Per il Pd nel capitolo “sicurezza e cultura”, per +Europa e Liberi e Uguali alla voce “diritti”. 

“Stop al business dell’immigrazione”: il Movimento 5 Stelle promette il rimpatrio degli immigrati irregolari e promuove l’assunzione di 10mila nuovi funzionari nelle commissioni territoriali, con l’obiettivo di portare i tempi di attesa a “un mese come negli altri Paesi europei”. Tuttavia, secondo il rapporto Ecre 2016, la durata media della risposta per la richiesta d’asilo in Svizzera è stata di 243,5 giorni, in Ungheria di 4-5 mesi. In Germania il tempo medio per il completamento della procedura d’asilo è di 7,1 mesi (dati Aida 2016). 

RAFFAELE ANGIUS

CAMILLA CUPELLI 

*Ha collaborato Luca Blengino (DCPS – UniTo)