Lontane dall’agenda politica le carceri continuano a essere sature. Aumentano le misure alternative alla detenzione, ma i detenuti sono ancora stipati nelle celle.
Sono infatti 157 su 190 gli Istituti Penitenziari sovraffollati in Italia. Solo 32 rispettano la capienza regolamentare. Nelle carceri italiane ci sono 6392 detenuti in eccesso, per i quali un posto non è stato previsto ma trovato, con conseguente restringimento degli spazi all’interno delle celle.
Le condanne europee
Il 16 luglio del 2009, la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sul caso Sulejmanovic, aveva riacceso l’attenzione sulle condizioni carcerarie in Italia. Allora il nostro Paese era stata condannata per aver violato il divieto di “trattamenti inumani e degradanti”, in particolare per non aver rispettato lo spazio personale minimo del detenuto nelle celle del carcere di Rebibbia.
Una decisione replicata nel gennaio 2013 con la sentenza sul caso Torreggiani, la stessa Corte ha condannato l’Italia per la violazione dell’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti Umani accusando il nostro Paese di non aver garantito “una detenzione compatibile con il rispetto della dignità umana”.
Le due sentenze hanno fatto luce sul disfunzionamento del sistema carcerario italiano, ma oggi le condizioni negli istituti non sembrano migliorate.
Le strutture
Dei 190 Istituti Penitenziari italiani, 139 sono Case Circondariali, per detenuti in attesa di giudizio, condannati a pene inferiori ai cinque anni o con un residuo di pena inferiore ai cinque anni; due (Pozzuoli e Roma Rebibbia) sono Case Circondariali Femminili. Le Case di Reclusione, adibite all’espiazione della pena, sono 50, di cui due Femminili (Trani e Venezia Giudecca). A completare il quadro delle carceri italiane, la Casa di Lavoro di Vasto, per “delinquenti abituali, professionali o per tendenza” una volta scontata la reclusione; l’Istituto a Custodia Attenuata per detenute Madri (ICAM) di Lauro e l’Istituto Penitenziario di Reggio Emilia.
La regione con più Istituti Penitenziari è la Sicilia (23), seguita da Lombardia (18), Toscana (16), Campania (15), Lazio (14) e Piemonte (13). Tuttavia è la Lombardia la regione italiana con il più alto numero di detenuti (8084). Al secondo posto la Campania (7077), poi il Lazio (6228), la Sicilia (6153) e il Piemonte (4056). In totale, le persone detenute nelle carceri italiane sono 56436.
I detenuti e il sovraffollamento
Le carceri più capienti sono Napoli Poggioreale (1611), Milano Bollate (1238), Palermo Pagliarelli (1178) e Roma Rebibbia Nuovo Complesso (1175). Gli istituti più piccoli sono Grosseto (15), Sondrio (33), Lanusei (33) e Laureana di Borrello (34). Delle venti regioni italiane, sedici risultano sovraffollate. Tutte eccetto Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Marche. La situazione più critica è in Lombardia, dove ci sono 1976 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare. Seguono Puglia (1017), Lazio (990) e Campania (939). Gli Istituti Penitenziari più sovraffollati sono Napoli Poggioreale (468 detenuti in più), Lecce (322), Milano Opera (321) e Roma Regina Coeli (279). Le carceri meno sovraffollate invece sono Palermo Ucciardone (218 detenuti in meno rispetto alla capienza regolamentare), la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (203) e la Casa di Reclusione di Carinola (192).
Gli stranieri
Sono 19268 gli stranieri detenuti negli Istituti Penitenziari italiani. La Lombardia (3746) è la regione che ne conta di più, poi il Lazio (2692), il Piemonte (1812) e l’Emilia-Romagna. In fondo alla classifica invece Basilicata (88), Molise (96) e Valle d’Aosta (111). Gli istituti con la maggiore presenza di stranieri sono Milano San Vittore (588), Torino Le Vallette (583), Roma Rebibbia Nuovo Complesso (484) e Roma Regina Coeli (481). In cinque carceri non è detenuto nessuno straniero: Alba, Camerino, Eboli, Lauro e Melfi.
Le donne
La presenza femminile nelle carceri italiane invece conta 2362 persone. La regione con più detenute è la Lombardia (420), seguita da Lazio (398) e Campania (382). In Molise e in Basilicata non ci sono donne detenute. Oltre agli istituti femminili di Pozzuoli e Roma Rebibbia, la maggiore presenza femminile si registra a Milano Bollate (111), a Torino Le Vallette (109) e a Vigevano (88).
Le tre mappe sono navigabili illustrano, nell’ordine, il sovraffollamento carcerario, la presenza dei detenuti stranieri e la presenza femminile nelle carceri italiane. La visualizzazione è impostata automaticamente sui dati nazionali ma è possibile filtrarli per regione con il menù a tendina. Cliccando sui marker, appaiono i dati per i singoli istituti. Nella sezione “Tabella” sono visualizzabili i dati di partenza.
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Le fonti
Il lavoro è stato realizzato sulla base delle statistiche sui detenuti italiani e stranieri presenti e sulle capienze per istituto, forniti dal Ministero della Giustizia.