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Carburanti: i prezzi si stabilizzano. Il governo taglierà le accise

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Dopo settimane di incertezza il prezzo di benzina, diesel, Gpl e gas per il riscaldamento si sta finalmente stabilizzando. L’inizio del conflitto in Ucraina ha generato uno scoinvolgimento nel mondo dell’energia, facendo salire alle stelle il costo dei carburanti, in quanto la Russia è il principale fornitore per molti Paesi. Tra il 25 febbraio e il 28 marzo abbiamo assistito ad un’impennata, ma da un mese circa, secondo i dati del Mise, i prezzi consigliati sembrano essersi assestati. Le cifre indicate potrebbero subire però variazioni tra i singoli distributori. La benzina al 18 aprile, costava 1,757 euro il litro, il gasolio 1,750, mentre il Gpl, 0,838 euro al chilo.

Il governo italiano sta per approvare un nuovo pacchetto energia con decreto legge. Secondo quanto riporta il Corriere della sera, il pacchetto dovrebbe essere approvato durante il prossimo consiglio dei ministri, che si terrà giovedì 28. Verrà esteso il taglio delle accise sui carburanti fino al 30 giugno e verranno prolungate le misure sul caro bollette per alleggerire la pressione economica sulle famiglie e le fasce più povere della popolazione. Gli oneri di sistema saranno azzerati per tutti, dalle imprese alle famiglie.

Le accise sui derivati del petrolio sono state parzialmente eliminate dal governo (con uno sconto complessivo di 0,25 centesimi al litro) attraverso una misura del 22 marzo, la cui scadenza sarebbe duvata essere il 2 maggio prossimo. Una misura non priva di costi: il taglio, dopo solamente un mese, ha fatto perdere alle casse dello stato oltre circa 590 milioni.

Giancarlo Giorgietti, numero due della Lega e ministro dello Sviluppo economico, aveva dato la conferma qualche giorno fa alla Camera: “È un tema di primo piano a cui l’esecutivo sta prestando la massima attenzione insieme alle misure necessarie a calmierare i prezzi. Da parte del ministero dello Sviluppo economico la volontà è quella di assicurare la trasparenza dei prezzi al fine di evitare fenomeni speculativi”.

Lo scorso 12 marzo, il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani aveva definito la fluttuazione dei prezzi dei carburanti ingiustificato, in quanto frutto di una marcata speculazione sui mercati, slegata da motivazioni tecniche. Cingolani stava commentando gli aumenti dei prezzi negli ultimi giorni, soprattutto per quanto riguarda la benzina, e ha ipotizzato l’adozione di un tetto per i prezzi, misura attualmente al vaglio.