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Brunori Sas, doppio sold out al Colosseo

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Torna a Torino stasera, 27 marzo, Dario Brunori, alias Brunori Sas, nella prima delle due date che lo portano al Teatro Colosseo (l’altra, anch’essa già tutta esaurita, sarà il 24 aprile). Lo spettacolo “Brunori a teatro” verte sull’incertezza: la scaletta prevede sia monologhi sia momenti in cui l’artista si esibirà insieme alla sua band. Già, l’incertezza: “Un concetto che si lega perfettamente alla tematica della paura, che è quella dell’album ‘A casa tutto bene‘”, spiega Brunori. “Mi piaceva l’idea che il tour teatrale non fosse solo la prosecuzione, l’adattamento musicale di quanto già fatto con il tour che è seguito all’uscita del disco, ma fosse una rielaborazione dei contenuti”.

Una sorta di secondo capitolo dell’album uscito nel 2017, di recente diventato disco d’oro. Una scelta non facile, quella dello spettacolo teatrale. “Probabilmente me l’ha fatto fare quello che diceva Eduardo De Filippo, che io ho sentito per bocca di Carmelo Bene, ovvero che un attore si deve complicare la vita. Ecco, io penso che un artista si debba complicare la vita”, racconta il cantautore. Quasi una sfida da raccogliere. “Invece che fare una cosa comoda, in cui potevo semplicemente rielaborare i miei  pezzi e stare tranquillo, mi sono voluto cimentare in una cosa nuova. E ovviamente, anche se artisticamente questa cosa mi sembra bellissima me ne pento amaramente”, conclude.

Stessa storia per “Brunori Sa”, dal 6 aprile su Rai3: “È stata un’avventura in cui mi sono buttato proprio per complicarmi la vita, perché si tratta di qualcosa che ho affrontato da una parte con una grande voglia di esperienza, dall’altra con l’intenzione proprio di non prepararmi in maniera particolare”, spiega Brunori. “Anche lì c’è qualcosa dentro di me che vuole complicarsi la vita, per cui da questo divano da cui io traccio un po’ le mie idee, molto opinabili, su macro argomenti fondamentali su cui gli esseri umani si sono interrogati per secoli senza mai venirne a capo”. A partire di qui, il viaggio nel confronto con le persone, per dare spazio a chi dell’argomento “sa”.

LISA DI GIUSEPPE