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Bomba dormiente in via Nizza, disinnesco domenica 1° dicembre

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Si preannuncia un fine settimana di disagio per migliaia di persone a Torino. Secondo le prime comunicazioni ufficiali del Comune, domenica 1° dicembre dovrebbe essere il giorno in cui il 32° Reggimento genio guastatori dell’Esercito concluderà i lavori per disinnescare labomba della Seconda guerra mondiale trovata venerdì 22 novembre in via Nizza. La Prefettura, responsabile delle operazioni di messa in sicurezza, ufficializzerà la decisione nelle prossime ore. Nel comunicato saranno indicate con precisione quali vie si trovano all’interno della “zona rossa” che sarà evacuata dagli abitanti per almeno cinque ore e quali nella “zona gialla”, dove negozi, bar e ristoranti resteranno chiusi e i cittadini dovranno prendere alcune precauzioni, come lasciare aperte le finestre per evitare i danni di un’eventuale onda d’urto provocata da un’esplosione.

Le parti coinvolte da coordinare sono numerose: la viabilità automobilistica è già stata modificata in questi giorni con la chiusura al traffico di via Nizza tra via Valperga Caluso e corso Raffaello. Metropolitana, stazioni ferroviarie, persino l’aeroporto di Caselle sospenderanno o varieranno il servizio. Le persone evacuate saranno migliaia e la Protezione civile è alla ricerca di sedi in cui ricoverare chi non ha la possibilità di essere ospitato da familiari o amici. “L’importante è che tutte le informazioni necessarie siano date presto” chiede il presidente della Circoscrizione 8 Davide Ricca. “Nell’incontro che abbiamo avuto ieri con l’assessore Alberto Sacco, si è detto che completare il disinnesco domenica è l’unica soluzione: le scuole sono chiuse, i commercianti del posto non sarebbero danneggiati e soprattutto la situazione del traffico potrebbe poi riavvicinarsi alla normalità. Ora con la chiusura di via Nizza e i lavori in corso Massimo D’Azeglio, in via Saluzzo c’è un passaggio di automobili difficile da sostenere a lungo”. La Circoscrizione 8 non è nuova ai disagi causati dal ritrovamento di un ordigno bellico. Nel maggio 2018, un’altra bomba della Seconda guerra mondiale era riemersa in un diverso tratto di via Nizza, nei pressi di Eataly e del centro commerciale del Lingotto: “Si trattava di una zona meno popolata – ricorda Ricca – i problemi maggiori avevano interessato il traffico dei treni e le attività. Questa volta è diverso: San Salvario è un quartiere abitato da tante persone anziane e la prima preoccupazione è dare loro assistenza”.

LUCA PARENA