La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Che cos’è il Black Friday, spiegato bene

condividi

In Italia il Black Friday è arrivato senza file notturne ai negozi, strade intasate e risse ai grandi magazzini. Nulla di strano: le offerte migliori, qui da noi, sono su Amazon e altri store online. La novità degli ultimi anni è che anche negli Stati Uniti nessuno esce di casa per dedicarsi allo shopping compulsivo. Secondo Business Insider, nel 2016 sono stati 99 milioni i consumatori che sono entrati in un negozio americano nel venerdì dopo il Ringraziamento, tre milioni in meno rispetto al 2015. Al contrario, 108 milioni hanno fatto i loro acquisti online: cinque in più su base annuale.

Per il Guardian, il Black Friday resta un’esperienza collettiva, magari da celebrare online, che può vantare una storia quasi secolare. Nell’archivio del quotidiano inglese la parola compare per la prima volta nel 1866, anche se legata al crollo del mercato azionario o a una brutta performance della squadra di cricket inglese. Una vera e propria storia del venerdì nero potrebbe cominciare nel 1924, nell’anno della prima parata di Macy’s, i magazzini newyorkesi, in occasione del Ringraziamento. In coda alla sfilata c’era un Babbo Natale: segno che la stagione delle compere natalizie era ufficialmente iniziata. In passato i commercianti avrebbero voluto anticipare l’inizio dello shopping, ma esitarono per paura di fare un affronto alla tradizione dei padri fondatori. Roosevelt non dimostrò lo stessa cautela quando, nel 1939, per avvantaggiare l’economia, proclamò che il Thanksgiving Day sarebbe stato festeggiato con una settimana di anticipo. Nei decenni successivi il legame tra commercianti e parate del Ringraziamento si fece sempre più stretto: a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila i cortei sono stati finanziati da importanti catene di distribuzione. In Europa se ne cominciò a parlare anche causa dei numerosi incidenti. D’altra parte, una delle ipotesi sul termine “black” (nero) nel nome è che derivi da un’espressione usata dai poliziotti di Philadelphia negli anni Cinquanta, alle prese con i problemi di traffico e ordine pubblico provocati dai cittadini a caccia di occasioni. Un’altra derivazione potrebbe essere il nero utilizzato dai commercianti per indicare un attivo sul libro dei conti (il rosso indica, invece, un passivo).

Per il New York Times, che ha raccontato uno studio sulla psicologia dei compratori nel giorno delle offerte per eccellenza, le reazioni violente deriverebbero da un sentimento a suo modo positivo: la percezione più acuta dell’ingiustizia, lì dove (cioè nei negozi) dovrebbe esistere un rigido principio di uguaglianza tra persone disposte a pagare. A volte si è andati decisamente oltre una ramanzina a chi non ha rispettato la fila: l’anno scorso un uomo è stato ucciso con un colpo di pistola e molti altri sono stati uccisi o feriti a causa dell’euforia collegata agli acquisti (qui c’è un macabro contatore). L’anno scorso, tuttavia, molti compratori accaniti sono rimasti a casa, avvantaggiandosi di internet. E quest’anno Amazon ha alzato l’asticella, trasformando le 24 ore del Black Friday in un’intera settimana di sconti.

GIUSEPPE GIORDANO