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Black and White Times, 750 ingressi nel primo weekend

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“Tenebra e luce. Potenza ed eleganza. Siamo senza paura. Siamo bianco e nero, e siamo oltre”.

La mostra Black and White Times accoglie così i tifosi juventini nel primo giorno di apertura al pubblico, venerdì 10 novembre. Presso lo Juventus Museum si possono rivivere 120 anni di storia della “Vecchia Signora” riletti alla luce dei cambiamenti sociali, storici e politici italiani. Perché la Juventus non solo è la rappresentazione più vincente del calcio italiano, ma si lega alla storia del Paese. È un racconto legato a filo doppio alla famiglia Agnelli, ancora oggi a capo della società, alla migrazione interna degli anni Sessanta (si pensi a quanti figli del Sud siano andati alla corte della Regina del Nord, come Pietro Anastasi, Antonello Cuccureddu, Franco Causio, e il capitano Giuseppe Furino), al fatto di aver dato 20 campioni del mondo all’Italia (Inter, Roma e Milan si fermano rispettivamente a 14, 10 e 8).

È anche per questi motivi che la Juventus ha tifosi in tutta Italia. Perché l’ha sempre rappresentata.

I tifosi juventini hanno risposto prontamente all’appello: sono stati 750 gli ingressi al museo nel primo weekend di apertura al pubblico: un dato in linea con quelli degli altri fine settimana non calcistici, in cui non si ha l’effetto trainante della partita di Serie A, si apprende da fonti interne alla società.

1905, 1921, 1929, 1931, 1940, 1971, 1979, 1990, 2004, 2017: dieci cambi dello stemma societario che raccontano i cambiamenti dell’Italia, otto modi diversi di comunicare (cinepresa, macchina da scrivere, radio, televisione, videoregistratore, walkmen, computer portatile, smartphone) che sembrano suggerire il respiro globale della Vecchia Signora. Una storia italiana che si fa mondiale.

Black and White Times è quindi una storia sociale della Juventus, ed esalta il leitmotiv dello Juventus Museum, che punta da sempre sul parallelismo tra la storia del calcio e quella del costume.

L’esposizione è curata da Walter Veltroni e sarà ospitata nello Juventus Museum fino al 28 febbraio. Il costo del biglietto intero non varierà rispetto a un normale ingresso nel museo: sempre 15 euro.

VALERIO BARRETTA

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