La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

CHIARA BAGNALASTA

Mi chiamo Chiara Bagnalasta, sono originaria di Brescia e ho 24 anni. Nel 2020 ho conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne nella mia città natale e nel 2022 quella magistrale in Filologia a Padova, ottenendo in entrambe il massimo dei voti con lode. Ho un’ottima conoscenza della lingua inglese e a luglio di quest’anno ho conseguito la certificazione Ielts C1 (score 7.0). Oltre alla scuola dell’obbligo e al liceo, l’ho studiato privatamente presso un istituto di lingue in Italia e ho fatto diverse esperienze all’estero che hanno ulteriormente perfezionato il mio livello di competenza. Tra queste, il mio scambio culturale in Canada (Vancouver Island, BC) e il volontariato in Tanzania. Tra gennaio e febbraio 2019 ho infatti prestato servizio presso un ospedale di Dodoma insieme a mio padre, medico di professione. Compilavo le cartelle cliniche mentre lui visitava i pazienti. È stata un’opportunità di grande crescita interiore: mi ha permesso di guardare la realtà con occhi completamente differenti, cambiando il mio modo di pensare e di essere. Non solo, ha consolidato la mia attenzione per i diritti umani, che durante l’ultimo anno di università è sfociata in un’esperienza di promozione per le attività delle ONG in campo umanitario. Da qui nasce il mio bisogno di rendermi utile anche attraverso il racconto, la testimonianza. Un’altra esperienza decisiva è stato il soggiorno in America nell’estate del 2019. Grazie ad una borsa di studio per merito, ho frequentato in quell’occasione il corso di “Newsreporting” presso la Berkeley University (California), durante il quale ho iniziato a scrivere i miei primi articoli. L’ammissione al master rappresenta per me l’ultimo step di un percorso formativo che mi porterà non so ancora dove, ma che sicuramente potrà saziare la mia fame di denuncia del reale.

NICCOLÒ BAMBINI

Mi chiamo Niccolò Bambini, sono nato a Roma il 19 giugno 1995. Nel 2014 mi sono diplomato in Ragioneria, mentre nel 2019 ho preso la laurea triennale in Comunicazione, tecnologie e culture digitali. Tre anni dopo ho conseguito la laurea magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Da febbraio a luglio 2021 sono stato in Spagna per l’Erasmus, più precisamente a Cordoba, esperienza che mi ha permesso di accrescere molto non solo il mio livello linguistico, ma anche quello sociale e formativo. Ho sempre avuto una grande passione per il giornalismo, soprattutto quello sportivo in quanto i miei interessi principali sono calcio, basket e motori. Ho cominciato a scrivere articoli sportivi nel 2012 con Orvietosport, sito web dove facevo un’analisi delle partite della squadra di calcio locale. Subito dopo ho intrapreso una collaborazione con Pianetamilan, pagina online dove mi occupavo di redigere articoli principalmente sul Milan, ma anche sulle restanti squadre della Serie A di calcio. Nel 2016 ho iniziato a redigere pezzi per Calcio d’Angolo, magazine web calabrese dove parlavo soprattutto di fantacalcio e di pronostici sulle principali competizioni calcistiche. Nel 2018 ho iniziato a scrivere anche di basket – in primis quello americano, ma pure Eurolega e Serie A – prima con Ilovenba e poi con Blasting News, anch’essi siti web. La mia esperienza più significativa, però, è sicuramente quella con Sport Network, società che gestisce i siti di Corriere dello sport e Tuttosport nel quale parlavo soprattutto di calcio, ma anche di altri sport (basket e motori in primis, ma anche volley e golf). L’ultima esperienza, in ordine temporale, è stata con Footballnews24, pagina Internet dove curavo articoli su calcio, basket, volley, Motomondiale e Formula 1.

RICCARDO BESSONE

Sono Riccardo, ho 24 anni e vengo da Alba. Mi sono laureato in magistrale in Comunicazione e Culture dei media, ponendo una particolare attenzione verso gli studi di genere, l’osservazione delle discriminazioni raziali ed etniche, la storia del Novecento e la storia del giornalismo. Ho inoltre portato avanti un tirocinio curricolare presso l’azienda editrice di una piattaforma online che fa informazione su temi legati alla sostenibilità, all’ambiente e alla salute. Qui ho anche collaborato alla progettazione di un festival, con un focus sul piano comunicativo.

Dopo il conseguimento del diploma scientifico, la mia formazione universitaria a Torino era cominciata con una laurea triennale in Lettere, focalizzata nello specifico sulla contemporaneità. Ho una certificazione Cambridge B2 in inglese. Ho cominciato ad approfondire lo studio della lingua in un viaggio studio in Inghilterra negli anni delle scuole superiori, portato avanti soprattutto attraverso un grande interesse verso la cultura popolare statunitense e il basket americano.

Da moltissimi anni faccio parte del mondo dello scoutismo, ora come capo educatore. Ho acquisito importanti competenze nell’organizzazione di eventi, nel lavorare in gruppo e nella gestione di attività e capacità di leggere la realtà e le problematiche del territorio in cui vivo. Negli anni dell’università ho fatto tutoraggio didattico a supporto di studenti e studentesse con disabilità o DSA. Ho infine avuto per alcuni anni esperienze lavorative di assistenza a persone con disabilità, in particolare bambini.

MARTA BORGHESE

Giornalista pubblicista e insegnante, approdo al Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino dopo due anni trascorsi tra i banchi di scuola, a insegnare lettere e storia nelle scuole del Cuneese. Sempre nel mondo del giornalismo prima, dalla cronaca locale agli uffici stampa.

Comincio a collaborare con il settimanale “L’Unione Monregalese” negli anni dell’Università, occupandomi prima di sport e poi di cronaca. Dal 2015 sono iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, albo pubblicisti. Dal 2018 al 2020 sono stata a capo dell’Ufficio Stampa del Comune di Mondovì.

Tra le diverse esperienze, un periodo di studio all’estero, in una Londra resa irriconoscibile dal lockdown, che mi ha comunque offerto la possibilità di approfondire lo studio dell’inglese.

Dal percorso universitario, che mi porta a laurearmi prima in Lettere e poi Letteratura, Filologia e Linguistica italiana, traggo l’interesse per i libri e la carta stampata. Dal contesto familiare la passione per l’alpinismo e i viaggi, che ho avuto modo di organizzare in autonomia in diversi Paesi del Medio Oriente: Iran, Turchia, Giordania e Israele. Vedere il mondo e volerlo raccontare, dalle vie normali delle Alpi alle frontiere della contemporaneità, è forse la costante che mi ha portato, oggi, ad essere qui.

ELENA BRIZZI

Mi chiamo Elena Brizzi, ho 22 anni e vengo da Pianezza. A livello giornalistico, ho da poco iniziato una collaborazione con MSOIthePost, la rivista del Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale, in cui mi occupo di Medio Oriente e Nord Africa. In questo senso, lo studio delle relazioni internazionali è stato fondamentale: mi ha aiutato ad approfondire il mio interesse verso la geopolitica.

Ho una grande passione per il videomaking: ho registrato e montato circa 15 video sui viaggi che ho fatto negli ultimi anni. Supera quasi sempre l’ora di durata, si tratta di dei piccoli film delle mie esperienze.

Ho frequentato il liceo linguistico, grazie al quale ho potuto prendere diverse certificazioni: il C1 di inglese, il B2 di francese ed il B1 di tedesco. Conosco anche lo spagnolo e ho viaggiato molto per l’Europa. Ho partecipato a due scambi culturali: uno ad Oldenburg incentrato sulla tolleranza e uno a Pamplona sul razzismo, organizzati dall’associazione giovanile Youth4youth. A settembre del 2022 a Torino mi sono laureata in Scienze Internazionali con 101 su 110.

Gioco a pallacanestro da quando avevo sei anni. Attualmente sono capitano di una squadra di serie C della società AreaPro2020 di Rivalta, in cui l’età varia dai 14 ai 28 anni. Nella stessa società ho allenato per un anno bambini di 6 anni che si approcciavano per la prima volta a questo sport. Sono una grande tifosa di calcio e ho scritto una tesi su questo ambiente, dal punto di vista finanziario e giudiziario. Ho sempre amato improvvisare telecronache delle partite di calcio che andavano in onda. In generale, seguo molto lo sport e per 6 mesi ho lavorato in un noto negozio di articoli sportivi. Il Master in Giornalismo rappresenta l’opportunità più grande della mia vita.

TERESA CIOFFI

Sono Teresa Cioffi, ho 24 anni e sono cresciuta ad Arona, sul lago Maggiore. Ho iniziato a scrivere articoli quando frequentavo le scuole superiori, grazie a uno stage svolto al settimanale “Il Giornale di Arona”. Conclusi i mesi di stage, sono stata assunta come collaboratrice esterna. Mi sono occupata di cronaca locale, politica cittadina, eventi culturali ma, soprattutto, ho scoperto la bellezza di conoscere, ascoltare e raccontare le persone. L’intervista è il momento che più preferisco.

In seguito mi sono avvicinata al giornalismo televisivo collaborando con VCO Azzurra TV e realizzando servizi per il TG. Dopo questa esperienza, ho iniziato la facoltà di Lettere Moderne a Milano. Studiavo e scrivevo, un po’ per il giornale e un po’ per Unione Industriale del VCO (come ufficio stampa). Il televisivo però mi era piaciuto tanto da voler iniziare una nuova collaborazione.  Ho iniziato a lavorare per “Sniper Web TV”, per la quale ho realizzato servizi video di cronaca, attualità e cultura, occupandomi sia della parte giornalistica che delle riprese e del montaggio. In seguito ho conosciuto la radio. Ho incominciato con “Blu Radio”, mettendo alla prova la mia voce nei programmi di intrattenimento nella mattinata e nella serata.

Mi sono laureata lo scorso dicembre e, qualche mese dopo, sono entrata a far parte dello staff di un consigliere regionale piemontese, curando la comunicazione social e realizzando video. Spesso mi trovavo a Torino, ma frequentavo anche Milano per seguire le lezioni del master in giornalismo di RCS organizzato nella sede del Corriere della Sera. Ad agosto sono stata chiamata per una sostituzione estiva nella redazione spettacoli, con la quale collaboro tuttora. Ho scelto di iscrivermi alla Scuola di Giornalismo G. Bocca perché essere giornalisti significa imparare ogni giorno, crescere a livello professionale e a livello umano. Una sfida più che stimolante, che sono entusiasta di affrontare.

CHIARA COMAI

Sono Chiara Comai, ho 22 anni e vivo a Torino. Umanista di formazione, ho scelto il Master in giornalismo per immergermi in quella che è la mia passione da sempre. Durante gli anni universitari, presso la facoltà di Lettere a Torino, ho svolto un tirocinio di formazione giornalistica e poi di scrivere una tesi sempre di impronta giornalistica, che mi ha coinvolta molto ed è stata una conferma della mia passone.

Sono stata una scout e questo mi ha insegnato cosa vuol dire scegliere e cos’è il servizio, mi ha aiutata ad avere una coscienza civica e a cercare di essere pronta a tutto. Il mio gruppo scout è stato terreno fertile per le mie passioni e i miei interessi. Durante il mio ultimo anno di clan, ad esempio, mi è stato chiesto di raccontare ogni settimana gli avvenimenti principali di cronaca, e questo è poi diventato il mio progetto giornalistico personale, che ho portato avanti durante tutto l’anno realizzando video in formato telegiornale che pubblicavo su Instagram.

Ho trovato il supporto del clan anche per quanto riguarda le rotte dei migranti, un tema a me molto caro. Abbiamo quindi insieme contattato esperti, persone con ruoli nelle ONG e persone che si dedicano attivamente alla questione, e dopo un anno di ricerca siamo andati a fare servizio sul campo a Trieste. In questo caso ho davvero percepito gli scout come un’indispensabile risorsa per fare un po’ di luce in un contesto così difficile.

Infine, amo viaggiare e sono curiosa di conoscere posti meno turistici. L’anno scorso ho quindi colto l’occasione dell’Erasmus per andare a vivere in Estonia, un Paese in Unione Europea ma con una storia e sensibilità completamente diverse da quelle che si percepiscono nella parte occidentale del continente. Questo contatto è stato molto prezioso per me e mi sta aiutando oggi a comprendere meglio alcuni aspetti del conflitto russo – ucraino.

ILARIA FERRARESI

Sono nata a Ferrara nel 1997. Attualmente collaboro con Generazione Magazine: una realtà editoriale under 25, attiva online e su Instagram. Per Generazione scrivo di lotte e di diritti. Negli ultimi mesi mi sono interessata alla narrazione della crisi ambientale e per Generazione sto lavorando alla realizzazione di una rubrica sull’argomento.

Sono laureata in Informazione, Editoria e Giornalismo all’Università di Roma Tre. Durante gli studi di laurea magistrale ho svolto un tirocinio curriculare nella redazione di Adista, dove mi sono potuta esercitare nel racconto di tematiche sociali e di notizie riguardanti il continente africano.

A Bologna, invece, ho studiato Lettere Moderne. Ho trascorso l’ultimo anno della triennale in Erasmus in Francia, a Lille. Qui ho svolto un tirocinio come Social Media Manager nell’azienda BBND. Inoltre, con alcuni compagni di corso, ho organizzato una mostra all’interno dell’università a sostegno delle donne vittime di violenza.

Conosco il francese, di cui ho la certificazione DELF B2, e l’inglese.

Dopo l’esperienza in Francia, sono diventata volontaria dell’Associazione Viale K. Ho affiancato studenti delle scuole medie e superiori di origine straniera nello svolgimento dei compiti. Contemporaneamente, ho iniziato a lavorare per Formando Percorsi, dando ripetizioni di latino e greco. Per diversi anni ho fatto anche volontariato per la mensa della Caritas diocesana e per Oxfam. Inoltre, ho partecipato al Festival di Internazionale di Ferrara e all’iniziativa Ferrara Monumenti aperti come membro dello staff.

EUGENIA GASTALDO

Eugenia Gastaldo, 23 anni, nata a Padova ma trentina d’adozione per tre anni. Sono laureata in Studi Internazionali all’Università di Trento dove ho collaborato con il giornale online “L’Universitario” per cui curavo la rubrica settimanale delle pillole internazionali insieme a un collega.

Durante gli studi la mia attenzione si è focalizzata soprattutto sugli esteri e sui cambiamenti politici e sociali internazionali. Non vedere i fatti come bianco o nero ma rifletterci, capirli e raccontarli agli altri è qualcosa che mi rende entusiasta. Medio Oriente e Balcani sono le regioni che più hanno attirato la mia attenzione. All’ultimo anno di triennale infatti sono partita per l’Erasmus a Lubiana dove ho sviluppato un interesse per la storia dell’ex Jugoslavia e della Slovenia. In questo periodo ho fatto ricerca per la tesi triennale sull’influenza del giornalismo sloveno sulla politica del paese all’inizio degli anni Novanta.

Negli anni ho svolto un tirocinio presso la sezione Linguaggi del festival Oriente Occidente e ho lavorato nella raccolta frutta, come hostess e aiuto compiti.

Ho una certificazione di C1 in inglese, di B2 in spagnolo e una base di lingua russa grazie agli scambi culturali e viaggi studio in Australia, Spagna e Russia organizzati dal mio liceo. La vita sedentaria dello studente universitario mi ha avvicinata alla corsa, sport facilmente praticabile che mi ha regalato grandi soddisfazioni come correre la mia prima mezza maratona. 

MICOL MACCARIO

Micol Maccario, cuneese, classe 1997. Scrivo di tematiche legate al mondo del lavoro per Morning Future e di attualità per il giornale cartaceo locale Cuneodice. Lavoro come copywriter per l’agenzia SEO Ranking Road di Parma, per cui mi occupo di local SEO. Ho collaborato con Linkiesta e preso parte al magazine Weekly ideato dai ragazzi dell’Università di Parma. Ho partecipato al progetto DeAretè che mi ha dato la possibilità di registrare video con le notizie della settimana, mandati in onda sul canale Forbes di Sky. Con DeAretè ho girato talk show nel teatro del carcere minorile Beccaria di Milano in collaborazione con i ragazzi del penitenziario.

Ho studiato Lettere Moderne a Torino, svolto un Erasmus di sei mesi a Malaga e, due anni dopo, mi sono spostata a Parma per studiare Giornalismo e Comunicazione Multimediale. Tra un’università e l’altra sono stata una commessa, una babysitter e ho lavorato in un cinema.

Parlo spagnolo, inglese e francese a livello base. Ho sempre avuto una particolare sensibilità per le tematiche sociali, sviluppata anche grazie alle esperienze di volontariato che ho svolto negli anni. Ho insegnato italiano a ragazzi scappati dai Paesi di origine, letto storie ai bambini nelle biblioteche con l’associazione Ambasciatori di Storie, prestato servizio come volontaria presso il charity shop di Oxfam a Brighton, al festival di arti circensi Mirabilia di Cuneo e al festival letterario Scrittorincittà.

SIMONE MATTEIS

Mi chiamo Simone Matteis e da 25 anni coltivo il sogno di rendere la passione per il giornalismo il mio futuro, perché com’era scritto sulla facciata dell’università “al mondo nulla di grande è stato compiuto senza passione”.

Sono originario di Itri, un piccolo paese a un’ora e mezza da Roma, dove ho studiato Comunicazione e Informazione, Editoria e Giornalismo ricoprendo per oltre due anni anche il ruolo di Tutor, in affiancamento a docenti e studenti. A partire dal 2017 ho vissuto cinque esperienze Erasmus+ che mi hanno consentito di mettere alla prova il mio B2 d’inglese confrontandomi con giovani provenienti da tutta Europa su temi come hate speech, ecosostenibilità e immigrazione.

L’incontro con l’altro ha acceso in me il desiderio di indagare il significato profondo dell’essere cittadini europei: nel 2020 sono entrato a far parte di Europhonica, il format internazionale delle radio universitarie che si occupa di Unione europea. Attualmente responsabile del comparto comunicazione, da redattore ho seguito più volte le plenarie del Parlamento europeo a Strasburgo: dividendomi tra la sala stampa e gli studi radiofonici intitolati alla memoria del nostro collega Antonio Megalizzi, ho potuto toccare con mano cosa significhi realmente fare il giornalista, restandone definitivamente ammaliato.

Da qui la mia assoluta determinazione ad aggiungere il tassello mancante a un percorso iniziato al liceo e andato di pari passo con un’altra mia grande passione, il basket, che vivo da più di 10 anni con addosso la divisa da arbitro. Un ruolo non sempre facile, ma il compito di dover fare delle scelte non mi spaventa: lo sport mi ha insegnato a non aver paura di mettermi in gioco, prendendo di petto le difficoltà con la forza di chi deve sempre saper decidere.

E così anche per il Master in giornalismo, la sfida più avvincente di tutte quelle affrontate finora e che finalmente posso intraprendere con la caparbietà che mi contraddistingue.

FEDERICO MELLANO

Sono Federico Mellano, originario di Centallo, in Provincia di Cuneo, e ho 27 anni. Sono uno storico per formazione: ho conseguito la triennale in “Storia” a Torino e la magistrale in “Storia d’Europa” a Pavia. Ho svolto un anno di “Servizio Civile Universale” al Filatoio di Caraglio, ho lavorato come guida museale presso il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e, attualmente, collaboro con il settimanale locale CuneoDice.it.

Sono un appassionato di meteorologia, gestisco con un amico la pagina Facebook, Meteocn-Cuneo&Valli e sono referente della onlus Plasticfree, che si occupa di sensibilizzazione ambientale sul tema della plastica e, grazie alla quale, ho avuto la possibilità di dedicare intere giornate alla pulizia dell’ambiente. Ho da sempre sviluppato una forte sensibilità nei confronti della natura, luogo del sublime, e tempio da preservare.

Durante le mie esperienze umane ho sempre messo a frutto la propensione alla condivisione e all’empatia. So ascoltare e confortare, condividere gioia e dolore. Ho interiorizzato, inoltre, l’arte della mediazione, legata sempre alla comprensione dell’animo umano.

Sono, poi, una persona curiosa: fin da bambino, la curiosità ha sempre contraddistinto il mio essere: ero solito rivolgere fiumi di domande a chiunque, anche le più banali. Ho deciso di iniziare questo percorso per essere una persona migliore, per imparare, con l’obiettivo finale di trovare il mio posto nel mondo. Quando inizio una nuova avventura non nego di sentirmi spaesato, preoccupato, ma in realtà sono una persona piena di vitalità che mette sempre l’anima in quello che fa. Non mi risparmierò, come mai mi sono risparmiato. Su quello non ci saranno dubbi.

CINZIA RAINERI DJERBOUH

Sono Cinzia Raineri Djerbouh, 25 anni, nata e cresciuta a Padova. Fin da piccola amo i libri e la scrittura. Sono sempre stata una persona curiosa, il che mi ha portato a sviluppare vari interessi e a cambiare spesso rotta.

Durante il liceo artistico ho scritto per il giornalino scolastico, occupandomi principalmente di musica e letteratura. All’università ho deciso di studiare Lingue e letterature straniere per ampliare i miei orizzonti e conoscere realtà differenti. Mi sono laureata in triennale a Ca’ Foscari nel 2020 con una tesi sullo scrittore e giornalista svedese Per Olov Enquist. Una delle mie passioni più grandi infatti è la Svezia, Paese in cui nel 2019 ho frequentato una summer school. L’interesse per questo luogo mi ha portata, anche se solo virtualmente, all’Università degli Studi di Milano, dove a breve conseguirò la laurea magistrale. Qui ho cominciato ad avvicinarmi in maniera più concreta al giornalismo tramite vari corsi universitari. Attualmente sto scrivendo la tesi magistrale sul ruolo della propaganda e sui tentativi di mantenere l’informazione oggettiva durante la seconda guerra mondiale. La prospettiva è immancabilmente quella svedese.

A partire dal 2020 mi sono anche occupata di volontariato per circa due anni, prima fornendo assistenza agli anziani durante i mesi di lockdown e poi partecipando al Servizio Civile Universale presso un centro di formazione professionale, dove ho collaborato con i docenti al progetto “Quotidiani nelle scuole” per avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione.

Ancora troppo lontana dalla realtà giornalistica e con tanta voglia di mettermi in gioco, ho deciso di  trasferirmi a Torino per iscrivermi al Master “Giorgio Bocca”.

AGNESE RANALDI

Agnese Ranaldi, classe 1995, cresciuta nella periferia di Roma (sud!) con lo sguardo sempre proteso altrove. Ho scelto di studiare Relazioni internazionali solo per accorgermi che l’ingiustizia che si verifica in un certo luogo del mondo rappresenta ancora una minaccia per la giustizia ovunque. Un anno fa ho conseguito la laurea magistrale all’Università degli Studi di Torino con un doppio titolo con la Tongji University di Shanghai, in China and Global Studies. Dal 2021 collaboro con l’Associazione Italia-ASEAN e il collettivo China Files, realtà editoriali che trattano di dinamiche socio-politiche dell’Asia orientale. Al corso di laurea triennale in Scienze politiche e Relazioni internazionali all’Università “La Sapienza” di Roma ho affiancato lo studio delle lingue inglese, francese e cinese. Negli anni mi sono dedicata ad alcuni corsi di approfondimento, come il corso di formazione “Rifugiati e migranti” dell’Università “La Sapienza”, UNHCR, CIR e Caritas; la TOChina Summer School promossa da UniTo; il corso di approfondimento della SIOI sulle organizzazioni internazionali; la scuola estiva dell’Associazione delle Storiche su “Genere e Capitalismo”. Nel 2015 sono partita per un progetto Erasmus+ in Turchia, volto all’inclusione di rifugiati siriani e afghani nella comunità di Gaziantep. Negli anni mi sono dedicata ad altre esperienze di volontariato come l’accoglienza di migranti transitanti a Roma con Baobab Experience, lezioni di italiano per stranieri con Ciao Onlus, attività di sensibilizzazione con Emergency. Ho lavorato per tre anni come copywriter e social media specialist per Plan Adv, ora sono assistente presso l’associazione Fuori Quota, organismo no profit che riunisce donne che rivestono ruoli di dirigenza in economia e in politica e lavorano per il superamento delle diseguaglianze di genere.

MATTEO ROSSI

Mi chiamo Matteo Rossi, ho 31 anni e sono nato a Viareggio. Ho una laurea magistrale in “Comunicazione d’impresa e politica delle risorse umane” conseguita presso l’Università di Pisa. Parlo inglese e tedesco.

Attualmente collaboro con “Il Tirreno”, un giornale regionale toscano e mi occupo di cronaca relativa alla zona della Versilia, con particolare riferimento al Comune di Massarosa.

Sono stato uno studente universitario, un cameriere, il presidente di un’associazione di volontariato legata al Carnevale di Viareggio e un consigliere comunale per 5 anni. Durante questo periodo ho svolto il ruolo di addetto stampa per uno dei partiti all’interno della maggioranza e ho coordinato i rapporti con la Prefettura sulla questione delle politiche relative all’immigrazione. Sono stato presidente della commissione consiliare lavori pubblici e ambiente, membro della commissione sociale e della commissione urbanistica.

Nel corso della legislatura ho frequentato un corso di perfezionamento “Politica e Amministrazione degli Enti Locali” organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e destinato ai giovani amministratori. Non solo, nel 2015 ho partecipato a una “Summer School” al Parlamento Europeo di Bruxelles finanziata dal gruppo europarlamentare “Socialists and Democrats”.

Sono molto sensibile alle tematiche sociali e a quelle relative ai diritti civili. Nell’estate del 2021 ho avuto l’opportunità di moderare un dibattito sulla proposta di “legge Zan”, con ospite l’Onorevole Alessandro Zan.

Mi piace parlare e scrivere di politica, con uno sguardo rivolto soprattutto alle elezioni e alle campagne elettorali.

FRANCO LUIGI SANI

Mi chiamo Franco, ho 23 anni e sono nato a Milano. La mia esperienza giornalistica nasce negli anni del liceo scientifico statale Volta al Giornalotto, il giornale studentesco. Negli anni del giornalino sviluppo la mia passione per la scrittura e il videomaking che mi porta a seguire un corso di filmaking presso la New York Film Academy a Firenze nel 2015. In questo periodo scrivo numerose sceneggiature e giro un cortometraggio di venti minuti per le strade del centro di Milano. Dopo la maturità, però, cambio percorso e decido di iscrivermi ad Economia Aziendale e Management all’Università Bocconi perché affascinato dal mondo delle imprese. Conseguo un certificato Ielts livello C1 e studio francese, nel frattempo decido di coltivare la mia passione per la storia e mi iscrivo alla Bocconi Historical Society.  Una volta laureato inizio la magistrale in economia e legislazione per l’impresa ma lascio dopo neanche un anno per tornare a scrivere. Nel giro di pochi mesi faccio esperienza presso due testate online in ambito turistico prima, in cui mi occupo del settore dei camper e delle biciclette e in ambito energetico poi in cui inizio a scrivere di argomenti legati alle sviluppo sostenibile.  Ad aprile 2022 divento collaboratore per il cartaceo settimanale del Giornale di Lecco e inizio a occuparmi di cronaca e politica locale della Valsassina. Durante questo periodo vengo spesso inviato in valle a seguire degli eventi pubblici, intervistando persone del luogo e facendo fotografie del posto.  Conclusa questa esperienza, arriva la chiamata del Master Giorgio Bocca e trovo finalmente l’opportunità di realizzarmi e raggiungere i miei obbiettivi.

ALBERTO SANTONOCITO

La prima volta che nella mia testa la parola “giornalista” si era fatta spazio è stato alle medie, in una situazione non semplice per me, in un ambiente scolastico a cui non mi sentivo appartenere. Decisi di provare a scrivere qualcosa, di realizzare una bozza di giornaletto e fui molto orgoglioso del risultato. La passione per la scrittura da quel momento iniziò a crescere gradualmente; abbandonata la strada dell’avvocatura, totalmente al buio ho intrapreso due workshop, rispettivamente a Milano e Napoli, rendendomi conto che non potevo prendere una decisione migliore.

La collaborazione con un web-journal mi ha dato modo di sperimentare come la mia empatia e sensibilità possano coordinarsi con un articolo serio e professionale. Ho sempre pensato che le parole devono arrivare sia al cervello sia al cuore, fare riflettere o regalare comprensione a tutti coloro che non hanno mai dipinto un foglio bianco con dell’inchiostro. Non smetterò mai di vedere la professione giornalistica come una professione romantica ed estremamente seria, dove la responsabilità di diffondere le informazioni e la verità può prendere una connotazione artistica e originale.

Il tempo offerto dalla pandemia mi ha permesso di migliorare il mio modo di scrivere, di comprendere che tipo di giornalista e scrittore voglio essere, di sperimentare le infinite possibilità che la nostra lingua possiede. Si tratta di un compito arduo, soprattutto perché i modi di fare comunicazione cambiano giorno per giorno, ma più penso alla strada da fare e più sono motivato. È un percorso in cui ci si deve sempre mettere in discussione e si deve essere pronti a cadere, ma quando prendo in mano la penna non immagino altro futuro se non questo.

MARIALAURA SCATENA

Sono Marialaura Scatena, ma solo all’anagrafe; uso e usano per chiamarmi il nome Lalla. Ho ventisei anni e sono nata in un piccolo paese dell’entroterra abruzzese. Negli anni del liceo mi sono divisa tra impegno studentesco e sport, danza, corsa e parentesi calcistiche, la mia più vera passione. Durante gli studi e dopo la laurea in filosofia, infatti, ho iniziato a scrivere di calcio nazionale e internazionale su JZ Sportnews, un progetto costruito e gestito interamente da giovani. Per parecchio tempo sono stata l’unica ragazza del gruppo e mi sono occupata, sul sito e sui social, di calcio maschile e femminile lasciando molto spazio agli innumerevoli aspetti culturali che lo accompagnano, scovando storie e curiosità all’interno dell’universo del pallone. Grazie al lavoro portato avanti, ho avuto l’opportunità̀ di essere ospite per due volte a ‘‘Note di Sport’’, un programma trasmesso da Rai Radio 1 Sport. Nel gennaio del 2020 ho iniziato a collaborare con L Football, primo magazine in Italia specializzato nella trattazione del calcio femminile, divenuto centro dei miei lavori anche in relazione al crescente interesse per gli studi di genere. Lavoro ora con un occhio di riguardo per la situazione in evoluzione, insieme alla premura di recuperare a valorizzare la storia del calcio femminile non solo in Italia. Sul campo ho avuto modo di seguire la Juventus in UEFA Women’s Champions League e la nazionale italiana agli Europei inglesi del 2022. Oltre al lavoro di scrittura, dalla cronaca di gara agli approfondimenti, intervengo saltuariamente in radio o all’interno di podcast.

GIOVANNI TURI

Miope, curioso e fiorentino. In tre parole, Giovanni Turi. Classe 1997, mi sono laureato prima in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater di Bologna e dopo in Relazioni Internazionali all’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Il trait d’union è nelle due tesi che ho elaborato, in cui nello specifico ho trattato la politica in ottica internazionale: in triennale l’ascesa della deputata statunitense Alexandria Ocasio-Cortez e in magistrale il rapporto fra la Lega (Nord) e le istituzioni europee dagli esordi fino al 2019.

Ho cominciato a vedere la mia firma pubblicata sulle pagine cartacee dei giornali a partire dagli anni universitari: tutto è partito da un tirocinio curriculare nel settimanale imolese Il Nuovo Diario Messaggero, dove per la prima volta vissuto il lavoro di redazione e partecipare alle conferenze stampa in giro per la città. Poi, fra il 2020 e il 2021 ho avuto un’opportunità di stage a Il Fatto Quotidiano, dove per quattro mesi ho curato l’impaginazione delle lettere inviate dai lettori, assistito alle riunioni di redazione e redatto articoli d’ogni tipo. Da febbraio 2022 ho iniziato a collaborare con l’edizione di Firenze di La Repubblica. Concentrato su cronaca bianca e cultura, in questi mesi ho scoperto quel lato di me che apprezza la bellezza di ascoltare le persone e di riportare nero su bianco le loro sensazioni.

Parlo inglese, spagnolo e francese. Durante gli anni di studio ho svolto diverse esperienze di lavoro: dalla guida turistica nello storico Palazzo Davanzati nel centro di Firenze al cameriere in un’osteria di cucina toscana, passando dalla reception di un hotel a Valencia.

THOMAS USAN

Mi chiamo Thomas Usan, ho 23 anni, e fin da bambino ho il forte desiderio di intraprendere la strada del giornalismo.

A 18 anni ho fatto uno stage presso la televisione locale di Como (la mia città), da cui ho avuto la conferma che questa fosse la strada giusta. Ma negli anni dell’università ho iniziato l’esperienza che mi ha convinto definitivamente riguardo la mia scelta. In quel periodo infatti ho cominciato la mia collaborazione con ComoZero, un giornale locale (per il quale tuttora scrivo), che mi ha permesso di imbattermi a 360 gradi nel mondo del giornalismo. Oltre a fare esperienza sulla carta stampata, sul sito online e sulla web tv, in questa redazione ho avuto la conferma che, nonostante le difficoltà dell’attuale periodo di transizione, questo mestiere può veramente cambiare il mondo.

In questi anni di lavoro sono stato soprattutto tra la gente comune (senza ovviamente tralasciare le istituzioni) a raccontare storie e angoli che spesso vengono dimenticati. Ho cercato di fare tutto ciò con i pochi mezzi che i media locali offrono: dal cameraman bagnato sotto la pioggia al cronista in diretta che nel frattempo manda le foto in redazione e scrive l’articolo per il sito. Questo per me è giornalismo: sporcarsi le mani tra la gente.

Nella vita, oltre che alla passione per questo lavoro, sono un grande tifoso di calcio. Mai mi perdo una partita del Milan, a costo anche di dare buca a un appuntamento. A tal proposito negli anni del liceo il mio intento era quello di specializzarmi nel giornalismo sportivo, ma crescendo le passioni per la politica, l’attualità e la cronaca hanno preso il sopravvento.

Da buon amante della scrittura sono anche un vorace lettore di libri, che colleziono (meticolosamente in ordine alfabetico), prediligendo soprattutto i grandi romanzi classici e la saggistica contemporanea.