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Biennale democrazia indaga i confini della libertà

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Sono passati tre anni dal giorno in cui è stato individuato il primo caso di Covid-19 in Italia, il 21 febbraio 2020. Il 24 febbraio sarà l’anniversario dell’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. In un mondo arrivato a questo punto della sua storia, parlare di libertà è diventato essenziale. A ricordarlo è stato Alessandro Isaia, segretario generale della Fondazione per la Cultura Torino, durante la presentazione dell’ottava edizione della Biennale democrazia. Quest’anno, infatti, la manifestazione culturale ideata e presieduta da Gustavo Zagrebelsky intende portare Ai confini della libertà. Dal 22 al 26 marzo, quindi, la città di Torino e molti dei suoi luoghi accoglieranno oltre cento incontri e più di 200 ospiti italiani e internazionali per riflettere sul tema.

Isaia ha spiegato anche che per questa edizione, accanto alla programmazione principale, ci saranno due nuove sezioni. La prima, Democrazia futura, è rivolta ai giovani e agli studenti, dalle scuole elementari fino al liceo. L’idea è di aiutare i ragazzi a sviluppare pensiero critico, con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti per comprendere la complessità del mondo nel quale vivono. La seconda, Democrazia diffusa, ha invece l’intento di coinvolgere tutto il territorio cittadino e le sue realtà culturali, perché, come osserva Zagrebelsky, la manifestazione “ha il compito di diffondere idee e di fare pensare”.

In linea con la volontà di coinvolgere attivamente la città, ha partecipato all’evento anche il sindaco Stefano Lo Russo. Egli ha ribadito l’importanza di coinvolgere i cittadini, soprattutto quelli più giovani, poiché è bene ricordare loro di non dare mai per scontata la libertà di poter esprimere ciò che si pensa, come e quando si vuole.

Secondo Zagrebelsky è altrettanto fondamentale, però, domandarsi: “Nella nostra società c’è troppa oppure troppo poca libertà?”. É questo il quesito a cui Biennale democrazia cercherà di rispondere al fine di non descrivere il principio di libertà, ma di riconsiderarlo a partire dagli eventi che negli ultimi anni hanno segnato la storia degli uomini. 

Il programma dell’ottava edizione di Biennale Democrazia vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Annalisa Camilli, Francesco Costa, Francesca Mannocchi, Alessandro Barbero, Luca Sofri e Cecilia Sala. Ma la manifestazione, ospiterà anche una puntata di Muschio selvaggio con Fedez e Luis Sal, che avranno come loro ospite proprio Zagrebelsky. Di questo ha parlato il presidente di Biennale Democrazia durante l’intervista raccolta da Simone Matteis e Ilaria Ferraresi, durante l’evento.

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