Apertura, chiusura, giro, contatto: un cerchio che si destruttura fino a formare una rete, sempre diversa e sempre libera. È questo il messaggio, semplice ma potentissimo, del flash mob organizzato nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo in piazza Carignano per inaugurare l’ottava edizione di Biennale Democrazia.
Oltre duecento giovani degli istituti superiori della città di Torino si sono esibiti in danze e coreografie, ideate durante gli incontri del progetto “Corpo libero collective” in collaborazione con Torino danza festival. Un percorso pratico e teorico sul mondo della danza, durante il quale ogni classe coinvolta ha lavorato per individuare la propria necessità, partendo da una riflessione sul significato della libertà.
“È sorprendente come ogni gruppo si sia auto organizzato nel costruire la propria coreografia, è stato un atto di danza importantissimo in risposta all’omologazione che troppo spesso caratterizza la nostra società”. C’è grande soddisfazione nelle parole della coreografa e performer Silvia Gribaudi, che insieme al collega e alle colleghe Andrea Rampazzo, Elena Rolla e Viola Scaglione ha seguito studentesse e studenti durante l’intero progetto: “ci ha sorpreso l’ascolto e la sensibilità profondissima che in poco tempo i ragazzi e le ragaze hanno saputo mettere in atto in una piazza piena di gente che li guarda, dove è tangibile quanto la presenza dei nostri corpi sia necessaria”.