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Daniele Bergesio, lo scrittore “adottato” dai bambini

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La letteratura come strumento di educazione e di riscatto. Trenta scrittori “adottati”, tre incontri per instaurare relazioni e avviare progetti. Con il Salone del libro si chiude la 17esima edizione di “Adotta uno scrittore”, l’iniziativa che, con il sostegno dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e la collaborazione della Fondazione con il Sud, porta autori e intellettuali nelle scuole e nelle carceri di tutta Italia.
Tra gli scrittori che hanno aderito al progetto, c’è Daniele Bergesio, autore di quattro libri per ragazzi, tra cui Una partita in ballo, premio “Narrare la parità” 2017. Nei mesi scorsi ha incontrato una classe mista della scuola primaria “Santorre di Santarosa” di Levaldigi, provincia di Cuneo.

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I temi degli incontri sono stati gli stereotipi, il coraggio di essere sé stessi e i social media. Insieme agli alunni, Bergesio ha realizzato un social network “analogico” per spiegare loro le caratteristiche di questa forma di comunicazione. “I bambini assorbono tantissimo, quando lavori con loro nulla è frontale, è uno scambio – dice Bergesio – Da loro ho ricevuto una passione e una curiosità che non può che far crescere”.
Bergesio sarà presente come relatore al Salone del libro per l’incontro finale di “Adotta uno scrittore”, lunedì 13 maggio alle ore 11 in Sala Oro. La conclusione del percorso nelle carceri è invece in programma, sempre lunedì, alle 13 all’Arena Bookstock e alle 14.30 presso la Sala Magenta con l’incontro “Educare alla lettura in carcere”, in collaborazione con il CESP – Centro Studi Scuola Pubblica.

LUCA PARENA

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