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Benvenuti in bici, pedalata interetnica per la domenica ecologica

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Tanti giovani, dai 16 ai 30 anni, quasi tutti richiedenti asilo hanno partecipato alla biciclettata solidale interetnica organizzata da Eco Dalle Città in collaborazione con Cecchi Point e con le associazioni del coordinamento “Cambiamo l’aria”. Pedale Democrazia,  l’hanno ironicamente nominata i promotori citando l’altra rassegna protagonista nel week end torinese, ma è stato anche aggiunto un sottotitolo: Benvenuti in Bici Welcome dove è chiaro l’obiettivo di promuovere l’utilizzo di bici tra nuovi residenti e migranti.

Perché si sa, quello della bicicletta è un linguaggio senza confini. In Italia o in Gambia, in città o in campagna, la due ruote a pedali è un mezzo gettonato per gli spostamenti. Ma quando si arriva in un nuovo Paese, come accade per i richiedenti asilo, e non si conoscono strade o regole, comprare una bicicletta o anche solo usarla, non è più così semplice. Ma domenica 2 aprile i ragazzi hanno risposto entusiasti, muniti di pettorina di “Sentinelle dei rifiuti” – quella che utilizzano quando sono impegnati nella raccolta differenziata a Porta Palazzo con Eco Dalle Città – si sono ritrovati alle Officine Creative del Cecchi Point da dove sono partiti alla volta di Piazza Castello. Hanno raccontato la loro vita prima di arrivare a Torino, quando avevano una bici ed erano soliti usarla. In Gambia ad esempio, come ha spiegato Omar, “l’ultimo sabato del mese si bloccano tutte le auto, e si va solo a piedi. Questo per pulire le strade e la città”. Alla testa del gruppo, El Arco che ha raccontato la sua esperienza: ha 32 anni e da 3 vive a Torino, periodo nel quale ancora non ha ancora rivisto la sua famiglia. E’ riuscito, però, a realizzare il suo sogno: lavorare con le bici e acquistarne una. “Sono senegalese ma sono nato in Libia. Quando sono arrivato a Torino ho iniziato dalle Ciclofficine, dove ho imparato a lavorare con le bici. Poi ho avuto una borsa-lavoro di 8 mesi, ed infine ho ottenuto un contratto in un’officina. Sono riuscito ad acquistarne una, una ghost nera”. Agli altri ragazzi ha detto: “Se potete andare in giro a Torino in bici? Sì, certo. Possono farlo tutti ma attenti al semaforo, va rispettato. E alle auto soprattutto”.

CRISTINA PALAZZO