La fumata bianca, a sorpresa, è arrivata nel pomeriggio di lunedì 2 aprile. E il nome è quello, ancora una volta, di un “Papa straniero”, anzi di una Papessa. La nuova direttrice del Salone del Libro di Torino è infatti una donna, una giornalista e scrittrice, Annalena Benini.
“Nata a Ferrara nel 1975 – si legge nella sua biografia su Il Foglio – , laureata in Legge, è al Foglio dal 2001. Scrive di costume, di persone, di libri e di quello che succede. Cura per il Foglio un inserto settimanale, Il Figlio, che esce ogni venerdì. Vive a Roma, è sposata e ha due figli”.
Entrerà in carica a partire dall’edizione del 2024 al posto di Nicola Lagioia che guiderà ancora la rassegna di quest’anno, dal 18 al 22 maggio 2023. E resterà in carica per tre anni. Al suo nome si è giunti dopo un lungo tira e molla che ha terremotato la procedura con manifestazione d’interessa elaborata dall’Associazione Torino Città del Libro e dal Circolo dei Lettori.
Alla conferenza stampa di presentazione a Palazzo Madama racconta che è stata una telefonata di del presidente della regione Cirio e del sindaco Lorusso a convincerla. A chi invece chiede se vi sono già delle idee per la prossima edizione, la neo direttrice predica calma:
“Sono passate 24 ore da quando ho deciso di accettare. Non sarebbe serio avere già un’idea per il prossimo Salone. Adesso devo studiare, capire, osservare e affiancare l’eccellente lavoro svolto fin qui da Nicola Lagioia. Sono la prima, e neanche ultima, donna direttrice e questo è un’ulteriore grande onore. Ne sono felice.”