Raffica di arresti per spaccio di droga durante il lockdown. Nel mirino degli inquirenti è finita una banda di 14 persone, di cui 13 italiani e un colombiano, arrestati questa mattina durante un blitz dei carabinieri del comando provinciale di Venaria. Nel corso dell’operazione, sono stati individuati tre pusher e sequestrati complessivamente 10,5 chilogrammi di hashish, 1,4 di marijuana e oltre mille euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita. Le misure di custodia cautelare sono state autorizzate dal GIP su richiesta dei magistrati del gruppo “criminalità organizzata, comune e sicurezza urbana” della Procura di Torino. I presunti responsabili dovranno ora rispondere di concorso in traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine condotta tra maggio e novembre 2020, ha accertato l’esistenza del gruppo criminale con base operativa a Torino, nel quartiere di Barriera di Milano. Secondo gli investigatori, il modus operandi della banda consisteva nel rifornire i clienti tramite corrieri incensurati, spesso di giovane età, mentre le consegne avvenivano in luoghi pubblici o direttamente a domicilio.
Con gli arresti di questa mattina, il quartiere si conferma una delle aree più interessate dalle attività di spaccio. Non a caso, qui la polizia ha ricevuto il sostegno dell’esercito per effettuare operazioni di prevenzione massiccia sul territorio. Insieme al quartiere Aurora, altra zona “calda” della città, nel mese di maggio le vie di Barriera di Milano vedranno l’installazione delle prime dieci telecamere intelligenti del progetto “ARGO”, un programma di videosorveglianza urbana varato dall’amministrazione comunale che prevede il posizionamento di 273 “occhi elettronici” nelle aree più a rischio della città, al fine di garantire maggiori livelli di sicurezza ai cittadini. Nei prossimi mesi altre telecamere saranno installate in città: dopo le Circoscrizioni 6 e 7, verrà il turno della Circoscrizione 5 (Lucento e Madonna di Campagna), infine si procederà partendo dalle periferie per arrivare al centro di Torino. Il costo complessivo del progetto ammonta a 2,4 milioni di euro di cui, 900 mila euro finanziati dalla Regione Piemonte, 800 mila euro dalla Città di Torino e 700 mila euro dal Ministero degli Interni.