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Autoritratti a fumetti alla Pinacoteca Albertina

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È un focus sull’autorappresentazione a fumetti la mostra “Me, My Self(ie) and I. L’autoritratto a fumetti” in corso alla Pinacoteca Albertina: accanto ai dipinti degli artisti del Quattro-Cinquecento di scuola fiorentina e piemontese, dei pittori caravaggeschi, fiamminghi ed italiani del Seicento, dei paesaggisti del Sei-Settecento e a tutti gli altri capolavori dello storico patrimonio dell’Accademia, fino al 7 aprile sarà possibile scoprire come fumettisti celebri ed emergenti hanno rappresentato se stessi nelle loro opere.

“La mostra si inserisce nel programma di Sottodiciotto Film Festival & Campus, che quest’anno ha come tematica quella dell’autoritratto e dell’autorappresentazione. Dopo che nel 2016 in queste sale, in collaborazione con la rassegna cinematografica era stata allestita la mostra sul trentennale di Dylan Dog, si è deciso di continuare a lavorare sul fumetto collegandolo al fil rouge del festival”, spiega la curatrice della mostra Mariella Lazzarin.

“L’autoritratto e l’autorappresentazione – aggiunge – sono temi studiati parecchio in arte e in letteratura ma sul fumetto c’è veramente poco. L’idea è stata quella di dividere la mostra in tre sezioni, la prima dedicata all’autoritratto classico, la seconda alle tavole in cui fumettisti si sono inseriti in loro storie autorappresentandosi come loro stessi, e la terza incentrata sugli “alter ego”, in cui i fumettisti sviscerano qualcosa di personale attraverso il mezzo del fumetto”.

La carrellata di artisti in mostra, come spiega la curatrice, comprende “mostri sacri” e nuove promesse del mondo del fumetto: “Si va da Attilio Mussino, che si è autorappresentato nel 1917 durante la Grande Guerra – oltre che un’illustrazione, un documento storico -, passando per Jacovitti, Pazienza e Gipi si arriva a esperienze più indipendenti come quelle di Manuele Fior, Davide Reviati e Paolo Bacilieri, autore del manifesto della mostra. Nell’ultima parte del percorso ci sono anche esperienze più giovanili come quelle di Agnese Innocente, che ha disegnato la locandina del Sottodiciotto, e di Josephine Yole Signorelli “Fumettibrutti” che appena pubblicato per Feltrinelli Comics “Romanzo esplicito”.

L’esposizione si chiude con una video installazione di Massimo Cartaginese, la mappatura digitale di un volto che ne inquadra ogni minimo dettaglio in movimento: “Ci sembrava interessante poter chiudere in questo modo il percorso cronologico che va dal 1917 al giorno d’oggi, era in cui molti fumettisti col digitale lavorano per dare vita alle proprie opere”, conclude Lazzarin.

La mostra è visitabile alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti in via Accademia Albertina 8 tutti i giorni dalle 10 alle 18, con ultimo ingresso alle 17.30; il giorno di chiusura è il mercoledì. Il biglietto d’ingresso costa 7 euro, 5 il ridotto. Per ulteriori informazioni visitare il sito web della Pinacoteca Albertina, www.pinacotecalbertina.it.

ADRIANA RICCOMAGNO