Si sono dati appuntamento davanti a scuola come ogni giorno, ma anziché entrare in classe hanno sfilato in corteo. Circa seicento studenti del Copernico-Luxemburg hanno protestato contro le temperature troppo basse all’interno dell’istituto. Fino a 8-10 gradi dentro le aule, una situazione invivibile che ha spinto gli oltre mille iscritti ad abbandonare l’edificio in segno di protesta.
Gli interni sono gelidi da giorni, ancora di più dopo l’ultima ondata di freddo. La Città Metropolitana, responsabile della manutenzione della struttura, è intervenuta due volte per riparare la pompa che aveva causato il guasto all’impianto di riscaldamento. I tecnici sono tornati anche stamattina, ma gli studenti lamentano un problema strutturale: le caldaie, troppo vecchie, andrebbero sostituite.
Così, anche oggi, dopo che alcuni di loro hanno passato la notte dentro l’istituto, i ragazzi del Copernico hanno sfilato per le vie del quartiere Lingotto scortati dalla Digos. Alle 10.30 una rappresentanza è stata ricevuta dal preside Fulvio Genero, gli altri sono tornati a casa. “Stiamo in classe non giubbotti e guanti e non riusciamo a scrivere per il freddo” dice Luca, rappresentante di classe.
Il Copernico non è l’unica scuola al gelo. Stamattina hanno protestato anche alla succursale del Russel-Moro in via Scotellaro, al Giolitti, al liceo Monti di Chieri e al Majorana di Moncalieri.
Al Copernico lo sanno, sono in contatto con gli altri istituti e stanno valutando l’ipotesi di una protesta collettiva. “Ci stiamo mettendo d’accordo anche con la Consulta per mobilitare tutti gli studenti delle scuole che hanno questo problema” , spiega Luca, “Se continua così, organizzeremo un corteo ancora più grosso di quello di oggi”.