Chiara Appendino incassa la prima vittoria delle Atp Finals di tennis, dopo l’assegnazione a Torino del secondo più importante avvenimento mondiale tennistico. Gli ospiti della conferenza stampa di ieri, a Palazzo Madama, non hanno lesinato congratulazioni alla prima cittadina: “Una vera stalker”, ha scherzato Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, lo stesso che ha tenuto sulle spine la Città, nella primavera del 2019, quando l’Atp organizzatrice dell’evento aveva bisogno di garanzie economiche e le dichiarazioni dell’esponente di governo facevano sfumare il sogno: “Non si può fare tutto con i soldi dello Stato. Bisogna capire se ci sono le condizioni generali”.
La sindaca: “Ho pianto dieci volte”
“Ho pianto dieci volte pensando di averla persa questa partita”, confida la Appendino. “Chiara ha mostrato agonismo e tenacia, d’altronde è stata un’ottima tennista”, rivela Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis, il quale parla di ben sei congiunzioni astrali che hanno determinato il successo. La più importante è dovuta al fatto che per la prima volta un governo italiano scommette sul tennis. C’è stata la convergenza di enti dai colori politici differenti. Certamente scopriamo di avere in Italia una banca, il Credito Sportivo, che offre supporto allo sport. Le recenti vittorie azzurre di Fabio Fognini a Montecarlo e Matteo Berrettini a Budapest hanno fatto salire l’ipoteca di Turin 2021/2025. Del resto il terreno europeo è il preferito dai tennisti più forti al mondo.
Obiettivo: battere le Olimpiadi di Torino 2006
Binaghi si dà un obiettivo: battere il numero di biglietti staccati per le Olimpiadi invernali di Torino 2006, ossia quota 900 mila tagliandi: “Vogliamo superare il milione”, dice.
Giorgetti un po’ polemico parla di “congiunzioni astrali che non si possono dire”. Ma ora è tempo di festeggiare e preparare al meglio il quinquennio di Atp Finals. Per il presidente Atp Atp Chris Kermode “Torino è fashion e passion”.
Plaudono alla sindaca anche il sottosegretario Simone Valente, il vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna, il presidente della Camera di Commercio torinese Vincenzo Ilotte, il presidente del Coni Giovanni Malagò, facendo notare che “superare le divisioni è possibile” e che “uniti si è imbattibili”.
Proprio così, passione e sinergia vincente. Resta perciò il rammarico per le Olimpiadi invernali 2026, con ormai solo Milano e Cortina a giocarsi la partita dell’assegnazione. “Welcome in Torino”, conclude la sindaca.
