La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Assemblea Popolare apre al confronto con le istituzioni. “Ma non saremo un partito politico”

condividi

Assemblea Popolare (Ap) “Torino dopo il Coronavirus” chiederà un confronto con le istituzioni e le aziende del trasporto pubblico locale. È passata più di una settimana dal seminario informativo e dai tavoli sulla mobilità torinese. Sono state raccolte le idee di esperti, membri di associazioni e cittadini. Un centinaio sono stati i partecipanti ai tavoli online. Un successo.

Giuseppe Piras del Comitato Torino Respira, tra i promotori di Ap, fa sapere che presto le proposte saranno pubblicate. “Siamo nella fase delle revisioni, poi le pubblicheremo. Chiederemo un incontro con le istituzioni e le aziende del trasporto pubblico, sono soggetti imprescindibili se si vuole immaginare un cambiamento. Pensare a un futuro e a un funzionamento diverso della città non può prescindere dal fatto che tutti i soggetti si rimbocchino le maniche e abbiano un orizzonte comune. Capisco che ci sono vincoli economici e burocratici, però se non si rema tutti nella stessa direzione è difficile che si arrivi da qualche parte”.

Piras annuncia che ci sarà un nuovo incontro pubblico “perché spesso le proposte delle associazioni vengono discusse nel chiuso delle stanze delle amministrazioni e da lì non escono. Invece noi crediamo che portare fuori la discussione e coinvolgere tutti i soggetti sia importante”.

Prima che scoppiasse la pandemia, si lavorava per trovare un modo per dimezzare entro dieci anni le emissioni inquinanti a Torino, riportandole sotto i limiti di norma (qui per riascoltare il podcast “Una mole di smog”). Il format iniziale prevedeva già una rete con le associazioni e la promozione di metodi educativi e informativi, raccolta delle idee da includere in un dossier da proporre ai cittadini e alle amministrazioni comunali.

Con l’emergenza sanitaria in atto si è poi deciso di utilizzare quel modello per immaginare Torino dopo il Coronavirus, includendo il tema dell’ambiente e della mobilità, al centro del dibattito anche dell’ultimo Futura Talk (qui per rivedere la puntata con ospiti Diego Vezza del Bike Pride e l’assessora Maria Lapietra).

Così hanno aderito in tanti: Comitato Torino Respira, Arci Torino, Arcigay Torino, Bike Pride Fiab Torino, Casa comune Scuola e Azioni, Centro Sereno Regis, Cooperativa Arcobaleno, Ecoborgo Campidoglio, Ecograffi, Extinction Rebellion Torino, Fridays for Future Torino, Greentoso, GreenTO, Gruppo Abele, ISDE Medici per l’Ambiente, IUR – Innovazione Urbana Rigenerazione, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Torino, PartecipaTO, S-Nodi, Sostenibilità Equità Solidarietà – Circolo di Torino, Triciclo, UNICEF Torino, Verdi Ambiente e Società. Hanno preso parte anche le quattro Università del Piemonte.

 

[aesop_quote type=”block” background=”#282828″ text=”#ffffff” align=”left” size=”1″ quote=”Non siamo né un futuro partito politico, né una stampella di un partito” parallax=”off” direction=”left” revealfx=”off”]

Assemblea Popolare è diventato un contenitore di idee e di proposte per il futuro immediato e a lungo termine della città. Potrà essere un contenitore civico politico che ambisca a operare all’interno delle istituzioni, anche in vista delle prossime elezioni amministrative Torino 2021? È un percorso possibile e praticabile? “Lo abbiamo escluso – chiarisce Giuseppe Piras – Nel nostro manifesto è specificato chiaramente: non siamo né un futuro partito politico, né una stampella di un partito politico. Vogliamo continuare a essere l’opinione pubblica propositiva, che sia in grado di valutare le proposte. Non cittadini che si lamentano, ma che sono in grado di avanzare proposte fondate”.

NICOLA TEOFILO

Articoli Correlati