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Archivissima 2022, parola chiave cambiamento

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Sembra strano pensare che il cambiamento possa partire dai depositi della memoria storica per eccellenza: gli archivi. Eppure bisogna conoscere il passato per poter progettare un buon futuro. #Change è la parola chiave della quinta edizione di Archivissima, presentata oggi, 25 maggio, e ospitata all’interno delle Gallerie d’Italia, in piazza San Carlo. Si terrà dal 9 giugno, che coincide con la giornata internazionale degli archivi, al 12 giugno, e coinvolgerà 400 enti, tra cui 19 regioni italiane, e anche esteri, come il Sciascia Archive project di Toronto.

L’apertura a tutti i visitatori è possibile grazie al prezioso aiuto degli strumenti della comunicazione digitale: video, podcast, fotografie ed eventi streaming per trasmettere il patrimonio degli archivi consociati, sia pubblici che aziendali. Tra i partner di Archivissima, infatti, ci sono Intesa San Paolo, Cassa di risparmio di Torino, Italgas e il museo Lavazza, che durante la manifestazione proporranno al pubblico i contenuti dei loro archivi.

“L’esperienza di Archivissima è in crescita” – dice Andrea Montorio, socio fondatore dell’iniziativa. “Il cambiamento è un concetto molto nostro, visto che nasce come laboratorio sperimentale, e per sperimentare bisogna cambiare”. Le novità della quinta edizione comprendono una masterclass che coinvolgerà molte personalità della cultura e, per quanto riguarda Torino, il Museo Egizio. Si tratta di un ciclo di racconti, in video interviste che saranno disponibili online dal 9 giugno, del rapporto di alcuni personaggi con l’archivio, e come questo possa essere un elemento di cambiamento per la società. È poi previsto il primo progetto teatrale realizzato con materiali d’archivio, in collaborazione con il teatro Stabile di Torino, e che sarà possibile vedere gratuitamente sabato 11 giugno alle 21. L’ulteriore novità è la nuova doppia location: saranno le appena inaugurate Gallerie d’Italia e il teatro Gobetti a ospitare tutti gli eventi del festival.

“Quest’anno abbiamo scelto la modalità il più possibile in presenza”, dice Letizia Iannetti, presidente dell’associazione Archivissima. “Non proporremo lo streaming per quanto riguarda i talk. Vogliamo riportare le persone nei luoghi”. Il programma prevede eventi e contenuti variegati. Sabato 11 e domenica 12 giugno la mediateca Rai farà un’apertura straordinaria, e i visitatori potranno accedere alla produzione radiofonica, filmica e televisiva. Il museo Lavazza lancerà un podcast sui cambiamenti avvenuti nell’azienda durante la sua storia, con la voce dello scrittore Fabio Genovesi. Il museo storico Reale Mutua ospiterà la scrittrice Giulia Caminito (premio Campiello 2021) che scriverà un testo inedito. Sono previsti tre incontri in collaborazione con La Stampa, in cui si parlerà del rapporto tra le fonti (lo sono anche gli archivi) e il lavoro propriamente giornalistico. Tra gli ospiti, i giornalisti Marco Zatterin, Nicolas Lozito e Alberto Infelise.

Per chi “non ha paura del buio”, il 10 giugno torna anche la Notte degli archivi, giunta alla sua settima edizione. È un percorso guidato da archiviste e archivisti, alla scoperta di questi depositi della memoria. In questa occasione lo scrittore Marco Balzano guiderà il pubblico alla scoperta dell’archivio Publifoto, un patrimonio fotografico della storia italiana acquisito nel 2015 da Intesa Sanpaolo che, nel maggio 2022, ha spostato la propria sede da Milano alle Gallerie d’Italia di Torino.

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