Una maratona online di quattro giorni, un inno al femminile: Archivissima, nella sua prima edizione tutta digitale raduna quasi 200 archivi partecipanti e mette in campo un palinsesto di 180 eventi tra interviste, podcast, video, dibattiti, una mostra e la Notte degli Archivi.
“Il Polo del ‘900 si conferma partner culturale di Archivissima, anche in questa inedita edizione digitale del festival, mettendo a disposizione patrimoni, competenze, risorse e spazi – spiega il direttore Alessandro Bollo -. Il Polo e i ventidue enti partner lavorano tutto l’anno alla valorizzazione degli archivi e delle storie che hanno da raccontare, attraverso l’uso creativo delle fonti e il digitale, nell’ottica che la memoria sia un solido ponte di comprensione del presente. Anche per il festival proponiamo contributi su temi decisivi per l’attualità come lavoro, sostenibilità, parità di genere“.
E sulla nuova versione completamente in rete, commenta: “Certamente ci dispiace non poter vedere il Polo del ‘900 gremito come nelle scorse edizioni di Archivissima ma ritengo sia proficuo poter sperimentare nuove modalità di raccontare gli archivi, come la modalità ibrida fra la dimensione digitale e fisica, di cui potremo far tesoro in futuro e di cui Archivissima rappresenta un avamposto privilegiato di sperimentazione che potrà essere ripreso da altre istituzioni che ricorreranno al digitale”.
Noi di Archivissima attraverso gli archivi abbiamo sempre l’obiettivo di portare innovazione e conoscenza tramite e attraverso il passato.
Per questo siamo contenti di poter pubblicare i primi podcast dedicati interamente ai contenuti degli archivi. pic.twitter.com/ek7NGYjXsj— Archivissima (@Archivissima) May 5, 2020
Il Polo del ‘900 per altro è all’avanguardia dal punto di vista dell’integrazione fra fisico e web: pochi giorni fa, il 27 maggio, gli archivi digitali del Polo hanno ricevuto il Premio Gianluca Spina per l’Innovazione digitali nei Beni e Attività Culturali, promosso dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano: fra 35 candidature il Polo ha ricevuto il riconoscimento per 9CentRo, piattaforma digitale di accesso agli archivi degli Enti del Polo che accoglie più di 400mila tra fonti archivistiche e bibliografiche, con 142mila risorse digitali tra manifesti, fotografie, stampe, audiovisivi e oggetti, testimoni della storia del Novecento.
Tra le ospiti di Archivissima Goes Digital, la direttrice del Lovers Film Festival Vladimir Luxuria, l’avvocata Cathy La Torre, a illustrare il percorso dei diritti trans in Italia attraverso documenti d’archivio, e la scrittrice Michela Murgia, che nel suo podcast racconta la poesia orale sarda indagando le differenze tra il maschile e il femminile.
L’appuntamento di apertura è in programma per domani, 5 giugno, alle 9.15 in diretta Instagram con uno dei momenti tradizionali del festival, Colazioni d’archivio: il giornalista de La Stampa Luca Ferrua dialogherà con la sindaca di Torino Chiara Appendino sui temi dei diritti delle donne.
Torna l’appuntamento mattutino con la storia degli archivi, tre colazioni dedicate alle storie degli archivi declinate sul tema di Archivissima #women
Non avete ancora capito?
Tornano le Colazioni d’Archivio!
Non c’è colazione senza Archivissima#colazionidarchivo #archivissima pic.twitter.com/p0W6kEwxjk— Archivissima (@Archivissima) May 21, 2020
Durante la Notte degli Archivi, sempre domani, ci sarà modo per approfondire aspetti poco conosciuti della presenza femminile sul territorio, come la presentazione del libro Il lavoro delle donne in agricoltura (secoli XIX-XXI) nell’iconografia e nelle carte dell’Accademia di Agricoltura di Torino, alle 22.30 in diretta sulla pagina Facebook dell’Accademia, o per scoprire figure affascinanti come quella di Zia Mariù. Alle 20.35 sulla pagina del MUSLI – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia, verrà presentato al pubblico il Fondo Paola Lombroso Carrara (Zia Mariù), proveniente dal patrimonio della Fondazione Tancredi di Barolo e comprendente illustrazioni originali, materiali d’archivio e documenti utili per ricostruire la storia del progetto delle Bibliotechine Scolastiche Rurali. L’opera di Zia Mariù ha per altro trovato una nuova attualità in veste digitale: l’album animato Storia di una bambina e di una bambola (1917), realizzato a partite dal volume omonimo edito da Bemporad nel 1914 con le illustrazioni di Attilio Mussino, è stato oggetto di studio da parte del Laboratorio di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento (Università di Torino) che nel 2019 lo ha trasformato nell’app Piuccia e la sua bambola disponibile da scaricare gratuitamente.
Ci sarà spazio anche per conoscere il ruolo femminile nelle guerre e nella tutela dell’ambiente: il Centro Studi Sereno Regis propone, alle 22.50, il video Donne contro la guerra e dentro i conflitti, un breve viaggio nel Novecento alla scoperta delle tante donne che “hanno fatto la differenza” svelando la violenza come un mezzo tipicamente maschile nella soluzione dei conflitti, agendo per la conquista e la difesa dei diritti civili, opponendosi alle devastazioni ambientali.