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Appendino: “Il Regio non sta in piedi. Tornando indietro l’avrei commissariato già da tempo”

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Teatro Regio verso il commissariamento. Impietoso il quadro tracciato nella seduta del Consiglio comunale di ieri pomeriggio, 8 giugno, dalla sindaca Chiara Appendino: “Dal 2015 a oggi il teatro ha ricevuto contributi straordinari per dieci milioni di euro, ma il debito accumulato è di circa trenta milioni e il disavanzo strutturale annuo è di 2,5 milioni, fatto quest’ultimo che obbliga a procedere al suo commissariamento. Occorre ricordare che la crisi di liquidità è da anni strutturale”. Ecco quindi cosa succederà: “Non appena l’Ente lirico approverà il Bilancio 2019 si chiederà la nomina di un Commissario ministeriale”.

Un’ipotesi che preoccupa i lavoratori, che sono scesi in piazza il 1° giugno proprio per chiedere chiarezza ad Appendino. E che lo stesso partito della sindaca non condivide: “Il Regio è un patrimonio non solo cittadino, ma italiano, riconosciuto in innumerevoli sedi. Vorrei ci fosse ancora un’interlocuzione con il Teatro e con i lavoratori per evitare il commissariamento – ha affermato la consigliera del Movimento 5 Stelle Viviana Ferrero – Chiediamo risorse al Governo”.

“Salvaguardiamo i posti di lavoro – ha esortato il consigliere leghista Fabrizio Ricca -. Al di là della questione del commissariamento, dobbiamo tutelare i lavoratori: facciamo in modo che non debbano pagare loro questa situazione. Tutte le forze politiche, insieme, provino ad avviare un’interlocuzione con il ministro Franceschini per evitare tagli agli stipendi e per non lasciare a casa i 60/70 precari”.

Preoccupazione anche dal Partito Democratico, espressa dalla vicecapogruppo Chiara Foglietta: “Sindaca, lei presiede da quattro anni la fondazione e se andava tutto bene quando c’era Graziosi, come mai ora è tutto opaco? Come mai invoca il commissariamento? Sono contenta che anche consiglieri della maggioranza abbiano chiesto di stoppare il commissariamento. Sono preoccupata per un possibile declassamento del teatro e per il mantenimento dei livelli occupazionali”. Il riferimento è alle indagini per corruzione e abuso d’ufficio in corso sull’ex sovrintendente William Graziosi.

Ma la sindaca è apparsa inamovibile: “Il Regio non sta in piedi, lo ripeto. Vi sono difficoltà economiche e finanziarie strutturali, e se potessi tornare indietro avrei commissariato il teatro già da tempo. Il commissariamento è stata una scelta difficile, ma è l’unica strada percorribile per rilanciarlo affinché possa tornare ad essere una struttura finanziariamente sana.”

ADRIANA RICCOMAGNO