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Lo spettacolo “Antigone Web”: dal mito greco alla contemporaneità di WikiLeaks

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Nel dialogo ideale che intreccia il passato mitologico della tragedia greca con l’attualità delle vicende di cronaca dei giorni nostri. Si colloca qui Antigone Web, lo spettacolo teatrale che racconta la storia di Bradley Manning – oggi Chelsea Manning –, il soldato americano protagonista della più grande fuga di notizie segrete nella storia degli Stati Uniti. La pièce andrà in scena oggi, venerdì 7 novembre alle ore 20.30, presso lo Spazio Bac di Torino, all’interno della rassegna teatrale “Territori Sociali”, un progetto innovativo nel panorama teatrale italiano che prevede altri due spettacoli questo mese, il 14 e 24 novembre, e uno il 5 dicembre.

Come l’Antigone di Sofocle, anche Bradley Manning ha scelto di disobbedire alle leggi umane, opponendosi a un potere politico che soffocava gli ideali di giustizia. Il monologo ripercorre la vicenda del militare e analista dell’intelligence statunitense che, nel pieno delle operazioni in Iraq, decise di rivelare ciò che stava realmente accadendo. Per aver diffuso decine di migliaia di documenti segreti attraverso WikiLeaks, la piattaforma fondata da Julian Assange, Manning è stato condannato a 35 anni di carcere, in cui ha poi deciso di intraprendere il suo percorso di affermazione di genere. Lo spettacolo si presenta dunque come un tributo al coraggio di un atto di resistenza in nome della libertà di informazione, della trasparenza dei governi e dei diritti delle persone transgender.

La rappresentazione rientra nella rassegna “Territori Sociali”, ideata per affrontare i temi più urgenti della contemporaneità. “Territori Sociali è un progetto attento alle sfide del presente, come le questioni ambientali, l’impatto della tecnologia e i diritti delle persone”, spiega la direttrice artistica Alessandra Rossi Ghiglione, fondatrice anche del Social Community Theatre Centre che cura la rassegna.

Questa prima edizione nasce con l’obiettivo di costruire una stagione teatrale capace di parlare a tutti, non solo agli addetti ai lavori. All’interno di un luogo di comunità come lo Spazio Bac, ponte tra il quartiere Aurora e il centro città, l’intento è quello di offrire un teatro fruibile ai più e realmente partecipato. “Abbiamo deciso di elaborare una proposta accessibile economicamente a tutti – continua Rossi Ghiglione –, che permetta a ciascuno di scegliere quanto pagare il biglietto. Che si tratti di 2, 5 o 10 euro, il valore dell’esperienza non cambia, ma più persone hanno così la possibilità di viverla”.

Un’iniziativa unica in Italia, a cui si affianca anche la possibilità di acquistare un “biglietto dedicato”, destinato alle persone appartenenti a realtà sociali del territorio coinvolte nella rassegna. Un modo concreto per ampliare l’accesso al teatro e, allo stesso tempo, sostenere le organizzazioni che operano quotidianamente nel tessuto cittadino.

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