La Fondazione per la Cultura Torino svela per la prima volta i propositi per l’anno nuovo. La prefazione dell’agenda 2026 prevede l’apertura di un nuovo centro operativo, da marzo, in piazza Palazzo di Città: tra bookshop, info point e biglietteria, sarà una casa aperta a tutti i cittadini, in cui prenderanno forma le 19 manifestazioni culturali che animeranno Torino nel corso dell’anno.
Dalla musica alla letteratura, passando per lo sport e la fotografia, la promozione culturale dell’ente cittadino guarda al 2033, l’anno in cui Torino, ancora indaffarata a mettere il punto finale alla candidatura, sogna di diventare la Capitale europea della Cultura.
Il rilancio dei festival
I festival sono una delle colonne portanti dell’offerta culturale torinese, in crescita anno dopo anno. Il programma della Fondazione guidata da Alessandro Isaia vede il ritorno in primavera degli scatti di Exposed, arrivata alla sua terza edizione con una novità in cabina di regia: tra il 9 aprile e il 2 giugno, il festival di fotografia sarà diretto da Walter Guadagnini, in uscita dall’avventura decennale a Camera. Il claim della nuova edizione sarà “Mettersi a nudo”, per esplorare identità e rappresentazione.
Spazio anche tra il 25 aprile e il 2 maggio alla 14esima puntata del Torino Jazz Festival, diretto da Stefano Zenni. Il festival di avanguardia e nuovi talenti accenderà gli strumenti in un giorno non casuale: il primo concerto sarà dedicato alla festa della Liberazione. Seguono a maggio il Salone internazionale del Libro, con la Fondazione per la prima volta parte della programmazione culturale, e a settembre il festival di musica classica MiTo, che vede l’esordio alla regia di Speranza Scappucci: eventi tra Torino e Milano con al centro le grandi orchestre locali, nazionali e internazionali. Chiudono il programma la Festa dello Sport, le Circoscrizioni in Mostra, le Giornate della Legalità e i Portici di Carta, accanto al lavoro dietro le quinte per preparare l’edizione 2027 di Biennale Democrazia.
Le altre iniziative
“Siamo un unicum a livello nazionale – dice Alessandro Isaia, segretario generale della Fondazione -. Lo conferma l’interesse degli altri comuni italiani a replicare il nostro modello”. Un modello articolato, che affianca ai festival canonici progetti per le nuove generazioni, corsi di formazione e altre iniziative.
Per il terzo anno di fila, curiosi e appassionati potranno aderire ai corsi formativi musicali, co-gestiti dalla Divisione Cultura della Città. Quarto giro invece per Torino Futura, che promuove la partecipazione degli under 18 alle iniziative culturali cittadine. Tra le novità, il Torino Jazz Festival 2026 avrà all’interno un’inedita orchestra giovanile composta da studenti delle scuole secondarie e musicali del territorio.
Grande attesa anche per La cultura dietro l’angolo, iniziativa in sinergia con la Fondazione Compagnia di San Paolo: 390 appuntamenti di partecipazione e welfare culturale guidati da 13 soggetti e 10 presidi territoriali.