Ventisei anni, ma tante esperienze alle spalle. Anass Hanafi, studente di giurisprudenza, ha smesso di fare politica attiva da un po’, ma questo non gli ha impedito di continuare a partecipare all’attività politica. Impegnato sul fronte della formazione di una nuova classe dirigente, è presidente del Network Italiano dei Leader per l’Inclusione, in rappresentanza dei nuovi italiani che negli anni a venire cambieranno il volto del nostro Paese. Anass inizia la sua attività nel 2015 come rappresentante degli studenti all’Università, e nel 2018 fonda Campus 4.0, organizzazione volta a promuovere la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra gli studenti universitari di tutto il mondo. “La partecipazione politica è il momento in cui un cittadino decide di mettersi a disposizione e di prendere parte all’attività pubblica. Politica deriva da polis, città. Si può contribuire al miglioramento della città anche stando fuori dai partiti politici tradizionali”.
Dopo l’esperienza di Campus 4.0, nell’aprile dello scorso anno Hanafi entra a far parte di Global Shapers, un’iniziativa del World Economic Forum per favorire la formazione delle classi dirigenti del futuro, portando avanti la loro visione innovativa in un’epoca di trasformazioni radicali, a livello globale. “La nostra missione è portare delle soluzioni al tavolo della politica, che possano renderci parte del processo legislativo pur partecipando dall’esterno”. Con l’esplosione del social network vocale Clubhouse il giovane attivista torinese dà vita ad Agorà Politica, una room dedicata alla discussione sui temi d’attualità, che vede sovente la partecipazione di esponenti politici di rilievo nazionale, favorendo il dibattito civile, lontano dalle intemperanze tipiche delle diatribe sui social. La partecipazione politica quindi, secondo Anass, può avvenire in varie forme, tutte ugualmente meritevoli e capaci di contribuire ai bisogni della comunità.