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Altamura-Cardiff in 500: la sfida di quattro pugliesi. “Se va bene, ci riproviamo in Supercoppa”

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“Quest’esperienza è stata straordinaria. Possiamo già dire che vorremmo ripeterla in Supercoppa” dice, tralasciando la scaramanzia, Antonio Direnzo al telefono. “L’obiettivo, se la Juventus sabato vincesse, è diventare un po’ i portafortuna della squadra e andare alla partita con il Manchester. Ma vedremo”. Antonio è uno dei quattro passeggeri che, a bordo di una vecchia Fiat 500, è partito da Altamura in direzione Cardiff venerdì scorso. “Oggi stiamo arrivando a Londra, resteremo qui e domani partiremo per Cardiff” aggiunge. Si arriva presto, per cercare di accedere allo stadio: “Diciamo che da domani parte la caccia al biglietto. Ci metteremo sotto lo stadio, anche se siamo già stati contattati da diversi club Juventus italiani disposti ad aiutarci. Vedremo” aggiunge.

Il viaggio comprende diverse tappe: tra loro anche Torino, dove la 500 è passata martedì.  “Quest’esperienza è stata molto bella e toccante – raccontano i ragazzi – anche perché abbiamo fatto due soste in città teatro di tragici eventi, che sono Amatrice, colpita dal terremoto, e Parigi, dove ci sono stati diversi attentati terroristici. È un’esperienza unica, c’è stato tanto spirito d’iniziativa e di collaborazione”. I ragazzi, infatti, hanno ricevuto aiuti da parte di diversi sponsor della loro città. “È partito tutto come un gioco, ma poi non avevamo più scelta” dice Antonio. Dopo Juve-Monaco i quattro amici hanno postato una foto, diventata virale sui social, davanti alla cattedrale di Altamura, annunciando che erano pronti a partire. Il web è impazzito per l’hashtag #AltamuratoCardiff, Tiki-taka li ha contattati, e così hanno cercato i fondi per percorrere i 2850 chilometri che separano la loro città natale da quella della finale di Champions. E ce l’hanno fatta. Gli sponsor sono parenti, amici, negozi vicini alla fede calcistica juventina, tutti altamurani.

A Parigi si sono divertiti molto: “Un gruppo di turisti ci ha visti passare sotto la Tour Eiffel e si è lanciato in strada per fermare l’auto, invadendo la corsia” ride Antonio. “Ci hanno costretto a fermarci, abbiamo fatto due chiacchiere e siamo ripartiti”. Ma solo dopo aver fatto tappa al Bataclan.

L’accoglienza è stata, ovunque, straordinaria. I quattro, Antonio Direnzo, Sandro Carissimo, Francesco Genco e Giuseppe Farella, hanno portato in giro per il mondo il pane della loro terra: “Questo è anche un modo per far conoscere i prodotti tipici altamurani” dicono, “ovunque siamo stati abbiamo lasciato qualcosa perché si ricordassero di noi”. Con loro anche un meccanico e un videomaker, Danilo Disabato: “Lui è stato il primo a innamorarsi della nostra idea, e a dire di volerla raccontare”. Alla fine del viaggio, uscirà un corto con le immagini raccolte. Che, intanto, sono postate regolarmente sulla pagine facebook del gruppo.

Il viaggio è quasi finito. Mancano poche ore alla finale, e i ragazzi sono in fibrillazione. Domani il loro viaggio si chiude, ma è solo la prima tappa.

CAMILLA CUPELLI

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