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Allevamenti, 51 cani maltrattati nel Torinese

Lo scorso 12 dicembre sono stati sequestrati 51 cani — 20 ancora cuccioli — tenuti in condizioni critiche. La polizia locale di Torino, insieme ai carabinieri forestali di stanza a Volpiano e Pinerolo, ai carabinieri del Cites (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione) e ai veterinari dell’Asl Città di Torino, ha perquisito le abitazioni e i negozi — ubicate a Pinerolo e nella prima cintura di Torino — di due allevatori. I pavimenti dei locali in cui erano tenuti gli animali erano cosparsi di escrementi e l’aria era irrespirabile. Oltre ai cani, gli agenti hanno sequestrato cellulari, computer, hard disk, un timbro del veterinario, oltre a documentazione cartacea e libretti sanitari di cani e gatti lasciati “in bianco”.

L’indagine era partita lo scorso maggio, dopo una denuncia arrivata al comando territoriale VI della polizia locale: si segnalava la presenza di un allevamento di animali all’interno di uno dei due appartamenti di Barriera di Milano. I controlli avevano portato alla denuncia di due sorelle, accusate di “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”. Poi, dai materiali sequestrati erano risaliti al veterinario a cui si rivolgevano sia le due sorelle, sia i due allevatori.

L’allevatore del pinerolese è indagato per il reato di “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”, mentre l’allevatore di Barriera di Milano dovrà rispondere all’accusa di esercizio abusivo della professione di veterinario. Il veterinario invece, in concorso con entrambi gli allevatori, è indagato per il reato di falso ideologico.

I cani posti sotto sequestro sono stati affidati in custodia agli stessi allevatori, in seguito alla sanificazione dei locali in cui gli animali vivevano. Le indagini sono ancora in fase preliminare.

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