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Alessandria, i detenuti producono pane per la solidarietà

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Esiste un percorso solidale che dall’Ucraina arriva al carcere di Alessandria. Il protagonista è il pane. Si tratta del progetto “Bread for peace” (pane per la pace), nato dalla sinergia tra la cooperativa Pausa Cafè e Nova Coop. Dalla regione di Leopoli, nel territorio ucraino, partono dei tir carichi di grano con destinazione il penitenziario di San Michele, nell’Alessandrino. C’è un pit-stop a Parma, dove il grano viene trasformato in farina, poi otto detenuti si occupano di sfornare pane, grissini e altri derivati che verranno distribuiti in alcuni negozi di Nova Coop. Da ogni confezione venduta, 30 centesimi servono per aiutare gli agricoltori ucraini dai quali tutto è partito.

Il panificio sociale della casa di reclusione San Michele è attivo da una decina di anni. “Lavoro più solidarietà è un binomio importante e di grande significato – spiega Elena Lombardi Vallauri, direttrice della casa circondariale -. Fondamentale garantire ai detenuti il lavoro come attività normale, come fossero all’esterno. Uscendo hanno così una professione in mano. I detenuti dimostrano una forte partecipazione quando sanno di aiutare chi ha bisogno. La loro solidarietà si attiva spontaneamente, in silenzio e con umiltà, di fronte a situazioni di sofferenza. Come nel caso dell’Ucraina in guerra”.

“Sicurezza alimentare, rifugiati, pane, pace sono temi di cui è necessario parlare. E attraverso il progetto ‘Bread for Peace’ riusciamo a farlo – racconta Marco Ferrero, presidente della cooperativa Pausa Cafè – un modo anche per restituire dignità ai detenuti, facendoli soggetti e non oggetti di solidarietà. Persone cui è stata tolta la libertà personale, ma solo quella; persone capaci di essere attive per la loro famiglia e anche per gli altri”.

E i ringraziamenti sono arrivati anche dall’Ucraina. Ygor Vuytsyk, rappresentante della camera dell’agricoltura di Leopoli ha commentato così: “È un lavoro di squadra che ci sta permettendo di superare i momenti peggiori della guerra”.

Gli obiettivi del progetto non si esauriscono con la vendita di pane e grissini. Da inizio marzo, infatti, il programma prevede di sostenere 50 famiglie ucraine, ospitate in 6 rifugi. Verranno distribuiti loro beni di prima necessità come latte, formaggio, carne, frutta, verdura. Tutti prodotti forniti da piccoli produttori locali, finanziati da Nova Coop e Pausa Cafè.