Un dialogo tra varie discipline per raccontare l’economia in ogni suo aspetto. Riparte il 30 maggio a Torino il Festival Internazionale dell’Economia, ora alla sua terza edizione, in corso fino al 2 giugno 2024.
“Chi possiede la conoscenza” è il tema di quest’anno, perché la rivoluzione dei dati ha costretto anche gli economisti a porsi domande etiche e pragmatiche che vanno oltre la mera ricerca sul denaro. Chi controlla i dati? E a che scopo? Che tipo di effetto ha il monopolio nel controllo di queste informazioni da parte di piattaforme come Instagram, X, Amazon, Spotify? A queste e altre domande cercheranno di rispondere gli ospiti di quest’anno, ai quali è stato chiesto di interrogarsi su questioni etiche e sociali, oltre che economiche. L’obiettivo? Cercare di governare, e non subire, il progresso tecnologico.
La globalizzazione, secondo il direttore scientifico del Festival Tito Boeri, “ha lasciato in eredità in molti paesi tensioni distributive che spesso sono sfociate nell’affermazione su vasta scala di movimenti populisti. E le stesse attuali tensioni geopolitiche possono essere lette anche come una delle conseguenze di una globalizzazione troppo veloce che ha rafforzato in alcuni paesi autocrazie antidemocratiche”. Chi controlla i dati controlla il denaro, ed è dunque in parte responsabile della direzione che prenderà la società del futuro. L’economia, la politica, le scienze sociali devono rendersi pienamente consapevoli di questo nesso tra dati, potere e persone.
Gli organizzatori del Festival hanno raccolto la sfida di pensare ai possibili sviluppi di questa dinamica, tenendo conto delle suggestioni della sociologia, della psicologia, del diritto, della storia. In programma numerosi contributi da parte di ospiti illustri che terranno lectio magistralis coinvolgendo la città di Torino e dei Piemonte, le università le scuole.