Sono 48 le scuole che saranno coinvolte nella ricerca pilota, voluta dal Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom) del Piemonte e coordinata dall’Università degli Studi Torino, per studiare le dinamiche del cyberbullismo. Sulla base di dati certi sarà possibile progettare iniziative, attività di monitoraggio, approfondimento e ricerca.
L’iniziativa che ha come referente Anna Rosa Favretto, docente del dipartimento di Psicologia dell’ateneo, rientra nel protocollo d’intesa promosso dal Corecom, e sottoscritto da Giunta regionale, Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale, Tribunale dei Minorenni, Garante regionale per l’infanzia e Ufficio scolastico regionale. “Come Corecom ci siamo sempre occupati della tutela dei minori in rapporto ai media tradizionali”, commenta il presidente del Comitato Alessandro De Cillis. “Le problematiche che emergono dai nuovi media ha richiesto un passo in più, come ci è richiesto dalla legge regionale. Per questo motivo, come coordinatori dell’osservatorio, abbiamo voluto sottoscrivere un’intesa con alcune delle più importanti istituzioni piemontesi con l’obiettivo di portare avanti un lavoro corale che affronti il fenomeno da tutti i punti di vista”.
“Come Università di Torino abbiamo il dovere di promuovere tra i giovani maggiore consapevolezza per contrastare il fenomeno del cyberbullismo che è purtroppo sempre più diffuso ed esteso fra le giovani generazioni con cui ci confrontiamo quotidianamente” è l’impegno del rettore Stefano Geuna. “È volontà del nostro Ateneo avviare una politica di contrasto ai bullismi e diffondere la conoscenza del fenomeno delle violenze di rete, con la ricerca che avvieremo con l’Università del Piemonte Orientale costruiremo un modello di monitoraggio del fenomeno da estendere alle scuole del territorio piemontese”.