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Aeronautica: la mostra per il futuro dell’industria piemontese

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C’è l’aeronautica, ma c’è anche l’automotive. La mostra inaugurata questa mattina nelle sale del Centro Storico Fiat di Torino in via Cabrera 20 sembra preannunciare (e confermare) quelli che saranno i settori su cui Torino e il Piemonte punteranno nei prossimi anni. Quello automobilistico non è di certo una novità, ma visto il periodo di crisi e incertezza che sta vivendo, è bene aprirsi anche a nuove vocazioni. Anzi, non del tutto nuove. L’aereonautica ha radici storiche ben salde nel territorio torinese, ma solo negli ultimi anni sembra godere di una nuova spinta e attrattività. E tutti vogliono prendere parte a questa evoluzione. Lo si capisce anche dal nome della mostra: “Università, Politecnico e industria piemontese per l’aeronautica: dalle origini allo spazio”. Sono quindi molti gli enti che credono in questo progetto, tra cui la Fondazione Amma che ha deciso di promuovere e organizzare questa esposizione a conclusione dell’anno delle celebrazioni del centenario dell’aeronautica militare italiana.

“Abbiamo organizzato questa mostra – spiega il presidente della Fondazione, Stefano Serra – tra eredità storica e sguardo al futuro, con l’obiettivo di raccontare un cammino che si sviluppa lungo un arco temporale di 115 anni, durante i quali Torino e il suo tessuto scientifico e produttivo hanno avuto e continuano ad avere un ruolo di primo piano. Ruolo che la consacra oggi capitale dell’aerospazio, grazie a quanto quotidianamente avviene nelle fabbriche del suo territorio, capaci di trainare lo sviluppo di tutta l’industria aeronautica e aerospaziale italiana, proseguendo il lavoro iniziato oltre un secolo fa”.

La visita si sviluppa partendo dal memorabile volo di Faccioli sul primo aereo progettato e costruito proprio a Torino nel 1909, ripercorrendo un cammino iniziato nel tessuto industriale torinese, fatto di tante piccole “boite” dove si costruivano aeroplani. Le officine Miller in via Legnano e Chiribiri in Borgo San Paolo furono l’inizio di quella che di lì a pochi anni sarebbe diventata l’industria aeronautica. Insieme alle officine nacquero i primi studi organizzati: in Università la facoltà di Medicina iniziava a occuparsi di fisiologia del volo e di medicina aeronautica, mentre al Politecnico veniva istituito un corso di Teoria del Volo e si realizzava il laboratorio di Aeronautica, attrezzato per le prove dei motori alternativi leggeri e dotato di uno specifico banco dinamometrico.

La mostra sarà gratuitamente visitabile fino al 26 marzo con questa formula: domenica e lunedì dalle ore 10 alle 17, martedì dalle ore 10 alle 19.

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