Acmos e Città metropolitana partono in tandem alla volta di Mykolaiv, nel Sud dell’Ucraina. Nel concreto, tre ragazze che questa mattina hanno lasciato Torino per dare un supporto operativo all’operazione Colomba, un corpo di volontari dell’associazione Papa Giovanni XIII che si trova già in Ucraina. “Con Acmos siamo già stati a Mykolaiv a Natale per dieci giorni” racconta Carolina Pressi, una delle volontarie. “La paura c’è, ma ho comunque deciso di tornare. Con i volontari sul luogo si era creato un legame ancora prima di partire”.
Mykolaiv è una città a sud dell’Ucraina, dove manca l’acqua potabile e i bombardamenti sono all’ordine del giorno. “Un luogo che ha bisogno di aiuti umanitari. Noi andiamo a portare vicinanza alle persone e a fornire aiuti concreti – continua Pressi – chiunque voglia può partecipare e partire con noi”. Nello specifico, le volontarie porteranno pacchi alimentari da smistare in loco e vivranno in comunità con i colleghi di Operazione Colomba.
L’impegno delle istituzioni
Ci vorranno due giorni per arrivare in Ucraina e le volontarie dormiranno a bordo del furgone. Un furgone che porta con sé il nome della Città metropolitana di Torino, che lo ha messo a disposizione per raggiungere l’Ucraina. “Quando Acmos ci ha presentato il progetto ci siamo subito chiesti come supportarli. La nostra partecipazione all’iniziativa non è mai stata messa in dubbio” dichiara Jacopo Suppo, vicepresidente della Città metropolitana. “I russi hanno subito colpito le amministrazioni dei comuni, quando è iniziata la guerra. Noi vogliamo che da qui parta una rete di solidarietà tra i sindaci”. E aggiunge: “Non escludiamo di poter venire anche noi fisicamente in quei luoghi”.
Nel frattempo anche il comitato regionale, rappresentato da Sara Zambaia (vicepresidente), apre a un possibile incontro con Acmos nei prossimi giorni. “Il popolo ucraino ha bisogno di supporto istituzionale”, spiega Zambaia. Della stessa idea anche Diego Sarno (consigliere regionale), che si dice “pronto a venire con voi. Chi rappresenta le istituzioni deve salire sul furgone con questi ragazzi. Se lo vorrete, io sarò tra i primi”.
Da qui a giugno, si parte ogni mese
Un progetto che, escluso il furgone, è autofinanziato in toto da Acmos. Ma non si ferma qui. “Da adesso fino a giugno una volta al mese vogliamo andare in Ucraina a sostenere i volontari che sono sul posto” spiega Diego Montemagno, presidente di Acmos. Il piano è quello di far partire una volta al mese i ragazzi volontari, in piccoli gruppi. Una settimana di servizio per un viaggio complessivo di dieci giorni.