Incubatori e acceleratori in Italia: lo sviluppo delle nuove imprese passa da una rete di partner e i numeri continuano a crescere. Dal Report Pubblico sugli incubatori/acceleratori italiani 2020 – stilato dal team Social Innovation Monitor (SIM), di base al Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino, in collaborazione InnovUp, PNICube, Lifegate, Coopfond, Iren, Studio legale Cafiero Pezzali & Associati, TimeFlow, Experientia, Instilla e Social Innovation Teams (SIT) – emerge come gli acceleratori di particelle italiani ad oggi siano 212. Di questi, più della metà si trovano al nord del Paese, e nel 2019 hanno supportato 3064 startup, il 40% delle quali opera nel settore dei servizi di informazione e comunicazione, mentre le altre sono attive in attività professionali, scientifiche e tecniche e manifatturiere.
Numeri più alti rispetto allo scorso anno, a testimonianza di come l’intero comparto abbia subito una crescita che non accenna a fermarsi e che in futuro potrebbe portare a un ulteriore aumento. Dal report, pubblicato oggi, emerge come tra gli incubatori 38 siano certificati dal MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico), 27 siano incubatori universitari e 17 incubatori corporate. Il Sim – team di ricercatori e professori di diverse università esperti di innovazione e l’imprenditorialità a impatto sociale – ha stimato inoltre come il 34% degli incubatori/acceleratori italiani abbia dichiarato di acquisire delle quote societarie nelle organizzazioni incubate o, diversamente, facendo investimenti di capitale di rischio o in cambio di prestazioni e servizi (work for equity). Anche questo dato risulta in crescita rispetto all’anno precedente di 7 punti percentuali (era al 27%).
“Il 2020 è stato un anno difficile e non è stato facile raccogliere i dati – ha spiegato Paolo Landoni, Direttore scientifico della ricerca -. Siamo grati ai numerosi incubatori e acceleratori che sono riusciti a rispondere permettendoci di aggiornare le statistiche su questa importante parte del sistema imprenditoriale. Speriamo che il 2021 sia un anno di ripresa, ci sembra per fortuna di scorgere diversi segnali positivi”.
Secondo una classificazione internazionale, il Report del Politecnico ha distinto gli acceleratori in base al loro supporto verso le organizzazioni a significativo impatto sociale: categoria, quest’ultima, a cui appartengono gli incubatori presenti nel nostro Paese.
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