La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

#abcfutura / 11 Focus

condividi

Focus significa soprattutto due cose: sapere di cosa si parla, e sapere a chi si parla. Di cosa si parla perché il focus, la messa a fuoco, serve per partire da un tema di attualità, un argomento scientifico, qualunque cosa, e saper trovare la parte davvero importante, o almeno una parte che ha senso raccontare e farlo per bene. A chi si parla, perché non si può non conoscere il proprio pubblico: la messa a fuoco degli argomenti dipende anche, e forse soprattutto, dal pezzo di mondo che si sta cercando di raggiungere.

l futuro dell’energia passa (forse) dalle Valli di Lanzo

Usseglio e Balme sono due paesi delle valli di Lanzo, in Piemonte, storicamente noti soprattutto come luoghi di villeggiatura per le famiglie di Torino nel secolo scorso. Hanno meno di 400 abitanti, sommati. Qui, dal 2018 una multinazionale australiana, Altamin, sta facendo rilievi sulle montagne nel territorio dei due comuni alla ricerca di uno dei materiali più preziosi, e controversi, al mondo: il cobalto.

Il minerale è importante per un motivo e problematico per un altro. Importante perché a oggi è indispensabile per costruire batterie elettriche di alto livello, centrali nella transizione ecologica: l’elettricità ‘pulita’ prodotta con le fonti rinnovabili deve essere immagazzinata da qualche parte, per poterla utilizzare quando e dove serve. Ma il cobalto è anche pieno di problemi logistici, etici e legali. Oltre il 70% della sua produzione mondiale arriva dalla Repubblica democratica del Congo, dove Amnesty International e altre associazioni denunciano da decenni aziende che applicano condizioni di lavoro semi-schiavistiche e fanno un ampio uso di manodopera minorile.

Può essere, allora, che aprire una miniera di cobalto nelle valli di Lanzo aiuti a risolvere il problema? Potremo usare un materiale che è necessario per superare il petrolio, senza dover arricchire aziende che non rispettano i diritti umani? Non è così semplice.

Innanzitutto, la multinazionale. Altamin è quotata sul mercato australiano, ma conduce quasi tutte le sue operazioni in Italia. Si tratta di appena una manciata di scavi esploratori, di cui il più avanzato e “promettente” – come lo chiamava il bilancio trimestrale dell’azienda a marzo 2022 – è stato bloccato negli scorsi giorni dal Ministero della Transizione per il suo impatto ambientale.

Poi, appunto, l’ambiente. Carla Pairolero, presidente di Legambiente Torino e Metropolitano, inquadra la questione: “Il cobalto è un materiale estremamente difficile da estrarre: consumo di acqua, trasporto di mezzi pesanti, danni alla fauna. È davvero questa la direzione in cui vogliamo sviluppare le valli di Lanzo?”.

Infine, i residenti. Quei 400 abitanti scarsi di Usseglio e Balme, la cui voce finora è stata poco ascoltata. Il Comune di Usseglio ha inviato un parere nell’ottobre 2021, quando il Ministero della Transizione ecologica stava valutando se rinnovare ad Altamin il permesso per i rilievi nelle valli di Lanzo. Il Comune poneva alcune criticità, pur dicendosi disponibile ad accettare gli scavi a certe condizioni. La decisione, però, dipende soprattutto da Ministero e Regione.

Articoli Correlati