Dal 9 al 24 maggio il Polo del ’900 di Torino ospiterà Dreamscape, l’installazione sonora immersiva di Eva Frapiccini, artista multimediale e ricercatrice che lavora sui rapporti fra memoria, potere e cambiamenti sociopolitici.
Dreamscape è la seconda fase di un progetto di ricerca internazionale sviluppato dall’artista dal 2011 al 2022. Migliaia di persone provenienti da diverse aree del mondosono entrate nella sua Dreams’ Time Capsule per registrare il racconto di un loro sogno. E attraverso questa ricerca etnografica Frapiccini ha estrapolato alcuni temi ricorrenti, parole chiave, archetipi, figure simboliche e tensioni comuni.
“Lo scopo dell’archiviazione – dice l’artista – è stato quello di raggiungere molte persone in diverse parti del mondo per registrare i loro sogni notturni e per capire se ci fossero delle immagini comuni. Nel corso degli anni, a questa chiamata hanno risposto più di 2300 persone che sono entrate nella struttura itinerante a Bogotà (Colombia), Il Cairo (Egitto), Stoccolma e Fittja (Svezia), Genova, Bergamo e Torino (Italia), Potsdam e Berlino (Germania), Sharjah e Dubai (Emirati Arabi), Manama (Bahrein), Riga (Lettonia), Wakefield (Regno Unito)”.
Frapiccini ha deciso di mettere al centro dell’opera la pratica dell’ascolto, realizzando un’installazione sonora immersiva che necessita della presenza del pubblico per essere attivata. Nello spazio espositivo in penombra, con la drammaturgia sonora inedita della sound artist Sara Berts, Dreamscape sposta l’attenzione da una visione a distanza a un’esperienza partecipativa intima e allo stesso tempo collettiva che rivela la dimensione universale dell’inconscio generata dai sogni.
Domani 9 maggio, dalle ore 15 alle ore 18, l’inaugurazione sarà preceduta da una prima parte di interventi relativi al progetto, grazie alla collaborazione di AlbumArte e Labont – Center for Ontology dell’Università degli Studi di Torino. Sarà presente anche l’artista.
Dopo Torino, Dreamscape curato da Paola Ugolini si trasferirà dal 7 al 12 giugno al Museo Madre di Napoli e dal 6 al 16 luglio alla Fondazione per la Cultura – Palazzo Ducale a Genova.
