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A Palazzo Nuovo continua il blocco. Spiraglio per le biblioteche

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Sedicesimo giorno di occupazione a Palazzo Nuovo in solidarietà con il popolo palestinese e terza settimana che si apre con una conferenza stampa degli e delle studenti per fare il punto della situazione e chiarire la loro posizione rispetto ai disagi che vengono segnalati sempre più dal resto della comunità studentesca e dal personale del polo umanistico dell’Università di Torino. Prima di tutto però la conferenza si è concentrata su ciò che sta accedendo a Rafah in queste ore. Riguardo all’università, invece, niente interruzione dell’occupazione o del blocco della didattica per il momento, ma c’è uno spiraglio per una possibile apertura delle biblioteche.

Gli e le occupanti hanno avuto dei confronti con alcuni lavoratori del palazzo e riferiscono che sono stati portati alla loro attenzione casi di ferie forzate a causa dell’impossibilità di ricollocare tutte le ore. “Le esternalizzazioni che sono state fatte nel tempo portano le loro ripercussioni proprio in queste situazioni” spiegano gli e le studenti, che visti i disagi si dicono disponibili a permettere la riapertura delle biblioteche, con il ripristino dei servizi e delle mansioni conseguenti. “La riapertura delle biblioteche è solo un elemento in più di ripristino in sostegno alla comunità accademica che ne vuole usufruire, che però intendiamo come una concessione in base anche alle prossime mosse del rettore”, aggiungono. Le biblioteche quindi potranno riaprire se il rettore Geuna accetterà che si tenga una seduta congiunta di Senato accademico e consiglio di amministrazione aperta a tutto il corpo studentesco.

Il fine ultimo è ancora il boicottaggio a Israele, unito alla rescissione degli accordi con università israeliane, aziende belliche e alla completa trasparenza degli accordi dell’Università con privati e non: “non negozieremo al ribasso” precisano. Le lezioni intanto proseguono a distanza, con il calendario che si avvia alla sua conclusione prima della sessione esami. Gli e le occupanti si stanno organizzando per permettere, a chi lo desidera, di partecipare alla manifestazione nazionale a Roma di sabato 1 giugno. Oggi pomeriggio si aspetta lo scrittore Piergiorgio Odifreddi per la presentazione del libro “C’è del marcio in occidente”.

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