“Verrà verificato lo spazio per rivedere il progetto nell’area dell’Ex Westinghouse”. Così il sindaco Stefano Lo Russo affronta la questione della costruzione di un supermercato Esselunga negli spazi ora occupati da varie associazioni, tra cui Comala, che ha avviato la petizione per bloccare il progetto. “C’è un gruppo di lavoro che se ne sta occupando, con gli assessori all’urbanistica. C’è totale e piena sensibilità sul punto e i tecnici stanno cercando le soluzioni per provare a tenere insieme le cose”. Continua il sindaco: “La situazione si trascina da almeno dieci anni. Quando il progetto è stato pensato, Comala non esisteva ancora nella forma attuale, che è cambiata nel tempo. Nel 2013 era una cosa, nel 2016 un’altra e nel 2021, dopo la pandemia, un’altra ancora”.
Nell’intervista che la redazione di Futura News gli ha fatto nelle stanze di Palazzo Civico, Stefano Lo Russo ribadisce che nuova giunta guarda al futuro della città: riqualificazione delle aree urbane, riorganizzazione della macchina comunale, e anche una migliore pianificazione dei grandi eventi, portandoli anche fuori dai luoghi (e quartieri) abituali. E si parte, naturalmente, dall’esperienza appena conclusa, che ha riportato Torino al centro dell’attenzione mondiale.
A Torino si sono appena concluse le Atp Finals. In futuro, con quale logica saranno gestiti? Ad esempio, l’anno prossimo si terranno l’Eurovision, tra il 10 e il 14 maggio, e il Salone del libro, ancora in attesa di una data. L’intenzione dell’amministrazione è di tenere i due eventi in contemporanea o invece di distanziarli almeno in parte nel tempo?
“Cercheremo di non sovrapporre gli eventi e di costruire una calendarizzazione che ne ottimizzi la fruizione. Ci piacerebbe che i grandi appuntamenti fossero coinvolgenti per una platea più ampia di cittadini: nel caso delle Atp Finals, di cui mi ritengo comunque soddisfatto, punteremo a estendere l’interesse non solo agli appassionati di tennis. Per fare questo, è necessaria una pianificazione attenta con iniziative da presentare alla comunità: se in questa occasione, ci siamo adeguati alle decisione della giunta precedente, in futuro punteremo a coinvolgere più aree oltre alle location consuete (Pala Alpitour, Piazza San Carlo, Nuvola Lavazza, grattacielo Intesa San Paolo)”.
Quali sono gli obiettivi per i primi cento giorni della giunta?
“Puntiamo alla riorganizzazione della macchina comunale e alla realizzazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questioni che magari non hanno un’immediata ricaduta sulla vita quotidiana del cittadino, ma che rientrano tra le nostre priorità. Per quanto riguarda la riorganizzazione macchina comunale, bisogna ripensare i processi con cui il Comune eroga i servizi, mettendo mano alla sua struttura”.
Il bilancio di Gtt è in rosso. Nel 2020 i ricavi sono stati inferiori a quelli dell’anno precedente causa restrizioni. Ci sono continui disservizi nelle linee, in particolare per il trasporto notturno che risulta assente. Infine un rapporto di Legambiente sottolinea come il trasporto locale sia antiquato e inquinante e che andrebbe ristrutturato.
Cosa farà il comune in proposito?
“In primo luogo va verificata l’effettiva situazione dei conti di Gtt. Da questo punto di vista, occorre analizzare il bilancio dell’azienda nel suo quadro complessivo, per avere una visione più oggettiva. Per poter estendere i servizi di Gtt alla città metropolitana, stiamo lavorando a dei correttivi: dal rinnovo dei manager a quello della flotta, passando per investimenti nella mobilità tranviaria. Vogliamo agire per un efficientamento del servizio pubblico, considerando le oggettive difficoltà connesse alla pandemia, che ha causato un netto abbassamento dell’affluenza dei cittadini ai mezzi pubblici. Uno dei problemi da risolvere è quello della fruizione notturna dei mezzi, per cui proponiamo di aumentare le corse e attivare servizi notturni. Siamo d’accordo sugli incentivi alla mobilità dolce, purché non si trasformi in anarchia stradale: servono più controlli e più sanzioni per chi non rispetta le regole della strada”.
L’ultimo rendiconto comunale si è chiuso con 7 milioni di euro di disavanzo, e il riassorbimento del debito è stato reso possibile con un contributo governativo consistente (110 milioni di Euro). Su cosa intendete intervenire per garantire la sostenibilità del debito? Sono previsti tagli/riduzioni di servizi e, se sì, in quali settori?
“La situazione dei conti è critica ma è sotto controllo, considerando che ci trasciniamo un debito di 10-12 anni, siamo a buon punto. Ci sarà una politica di risanamento. La questione delle politiche finanziarie va vista in ottica integrata, perché arriveranno i fondi del Pnrr, che, agendo su obiettivi e avendo un cronoprogramma definito, devono essere basati su progetti concreti. Tra due o tre anni, quando questi interventi verranno messi in esecuzione, il cittadino inizierà a vederne gli effetti”.
Una giunta, quella del neo-sindaco Stefano Lo Russo, a trazione femminile, con sei donne e cinque uomini. Un passo avanti verso la parità di genere. Quali altre misure ha in mente da questo punto di vista?
“Questa politica verrà riproposta soprattutto per le posizioni apicali. Sono molto convinto che oggi la parità di genere sia un valore additivo per la nostra comunità. Sono contento che ci siano leggi dello stato che tutelano la parità di genere, ma bisogna andare oltre, bisogna che le donne guidino per davvero i processi. Sto attuando delle politiche in questa direzione e credo che il tema della parità di genere si giochi anche sulla conciliazione dei tempi di lavoro con il tempo dedicato alle famiglie: dobbiamo costruire, partendo dalla macchina comunale, una modalità di lavoro per cui non c’è una barriera tra uomini e donne e in cui gli oneri extra lavorativi di carattere sociale e famigliare smettano di ricadere solo sulle donne. Voglio dare un segnale: immaginare politica del personale che tiene conto di questi elementi aiuta per una rivoluzione culturale in senso generalizzato”.