Riavvicinare le persone alla scienza fugando i dubbi emersi durante la pandemia. È l’obiettivo che si propone la 36ima edizione di GiovedìScienza, in programma dal 18 novembre a Torino.
Tante le novità nei 12 appuntamenti che scandiranno la manifestazione, a cominciare dal tema conduttore: naturale e artificiale. Una dicotomia che in ambito scientifico e tecnologico viene spesso fraintesa, come racconta Antonello Provenzale, presidente del Comitato scientifico GiovedìScienza. “Il programma è stato pensato da tutti i soci. La differenza rispetto al passato è stata trovare un filo conduttore. Dopo l’agricoltura e la rivoluzione industriale, oggi viviamo in un periodo di transizione, dominato dall’intelligenza artificiale. Sta a noi decidere se sarà al servizio dell’umanità oppure se darà atto a futuri distopici. Cominciamo con il cloud, naturale e artificiale allo stesso tempo. Non mancherà inoltre una discussione sul tema dei bitcoin, con il professore Mezzalama”.
Originalità che non si fermano all’argomento. Sia in presenza che online saranno i format in programma per questa edizione, come racconta Nadia Pastrone, presidente dell’Associazione Centroscienza Onlus. “Abbiamo tante novità in programma, come il ritorno in presenza al teatro Colosseo, la storica sede di GiovedìScienza. Con questi nuovi conduttori – Alberto Agliotti, Edwige Pezzulli e Gianluca Dotti – diamo spazio ai giovani. Con la nuova realtà del formato online abbiamo inoltre la possibilità di aprirci anche ai luoghi più distanti della città”.
Una esperienza, quella del formato online, che nonostante il ritorno in presenza si è deciso di non accantonare. Lo strumento offerto dalla pandemia si è rivelato una opportunità da sfruttare per ampliare la platea di spettatori, come argomenta Diego Rizzuto di Taxi 1729, società di comunicazione e formazione scientifica. “L’esperienza online ci ha insegnato molte cose. Ci ha permesso di trasformare GiovedìScienza in un evento nazionale, oltre a realizzare un risultato molto simile a quello che ci avrebbe offerto la televisione, ma con metodi diversi e un dinamismo nuovo”.
Non mancheranno tra gli appuntamenti a distanza diverse modalità, come descrive Gianluca Dotti, giornalista e fisico di formazione. “Tra gli incontri online sarà introdotto il formato Faq. Alcune settimane prima verrà pubblicato online un video introduttivo, dove gli spettatori potranno porre le proprie domande, a cui i conduttori daranno successivamente risposta all’evento”.
Una visione condivisa da Cecilia Cognini, responsabile dell’area servizi al pubblico e attività culturali Biblioteche Civiche Torinesi. “Saremo presenti in molti quartieri. Saremo come pronto soccorso culturale per tutta la città. La pandemia ci ha dato una spinta a ripensare il palinsesto, a usare il digitale per dare una spinta a riabitare i luoghi. Le formule vanno nelle direzioni che auspichiamo. Non esiste una stagione come questa che non abbia bisogno di parlare di questi temi. Sarà importante portare il pubblico a sentire le urgenze e le priorità del tempo”.