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Forza Italia lancia il nuovo simbolo, ma perde un altro pezzo

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La trama ordita dal centrodestra punta alla vittoria, ma somiglia alla tela di Penelope che di giorno di si tesse e di notte si disfa. Nello stesso giorno in cui Forza Italia presenta il suo simbolo in vista delle elezioni comunali e richiama gli alleati alla coesione per il candidato sindaco Paolo Damilano, un nome di spicco lascia il partito azzurro: Carlo Riva Vercellotti, consigliere comunale di Vercelli e della regione Piemonte, presidente della 1° commissione al bilancio, ex presidente della provincia di Vercelli, lascia Forza Italia dopo 27 anni per aderire a Fratelli d’Italia.

La notizia del cambio di casacca, annunciata ufficialmente con una conferenza stampa nel pomeriggio, era di dominio pubblico già in mattinata, tanto da essere commentata durante la conferenza stampa del partito di Silvio Berlusconi. La senatrice Licia Ronzulli si è detta delusa: “Se ne vedono tanti che lasciano la propria casa da cui hanno avuto tanto, ma da lui non me lo aspettavo proprio. Carlo ha molte qualità, ma non ha voti. Io stessa chiesi di proteggerlo nel listino per farlo eleggere. Vercellotti peraltro ha dei dissapori con alcuni membri di Fratelli d’Italia. La colpa non è del partito che lo accoglie, ma sua. Lui è stato irriconoscente e l’unica motivazione che riesco a trovare è che lo faccia nell’ottica di un posto a Roma”.

Durante la conferenza stampa di Fratelli d’Italia di questo pomeriggio è arrivata la risposta di Riva Vercellotti: “Questa è una scelta ponderata, fatta con attenzione: Forza Italia ha iniziato un percorso che rispetto, ma che non condivido, non lo ritengo in sintonia con le mie aspettative. Penso di aver dato tanto in questi lustri, penso di aver portato un valore aggiunto quando i numeri erano in difficoltà. Mi sono prestato e ho dato un contributo vincente. Oggi sono onorato di condividere questo nuovo partito, ritrovo tanti amici, entro in un percorso che ha una giovane leader donna, che ho sempre ammirato. Mi sento legato nelle idee, quando si tratta di difendere i confini nazionali, la famiglia, l’identità, il principio della sussidiarietà”.

Nel partito guidato da Giorgia Meloni a dargli manforte è stato Andrea Delmastro Delle Vedove, che ha replicato con durezza alla senatrice azzurra: “Va bene l’amarezza, ma Ronzulli si sbaglia. Ognuno misura gli altri con il metro con cui misura se stesso. Carlo si è chiesto dove andavamo, quali erano le nostre politiche, quali erano le nostre posizioni sul governo. Qui si scrivono patti tra uomini liberi per cercare di governare al meglio. Fratelli d’Italia continuerà a portare il contributo a tutto il centrodestra. A volte si dice che non bisogna abbandonare la nave, ma se la nave non è più la stessa, uno può chiedere di scendere”.

Insomma, la polemica interna si prende la scena, nonostante le intenzioni dichiarate. L’obiettivo dei rappresentanti di FI era infatti presentare il nuovo simbolo per la candidatura di Paolo Damilano alle amministrative, rimarcando il sostegno al candidato anche da parte di Federazione Cattolica, Unione Pensionati e Partito Liberale Italiano. Una presentazione a cui era intervenuto, con una telefonata, anche Silvio Berlusconi.

“Torino, dopo 28 anni di sindaci della sinistra, – ha detto l’ex premier – ha il diritto di essere governata da un sindaco di centrodestra. Ieri ho avuto un incontro con Salvini. Siamo d’accordo su tutto, vogliamo un centrodestra unito per le prossime politiche del 2023. Anche con Paolo ho parlato di tante cose, siamo d’accordo che dobbiamo anzitutto abbassare le tasse per combattere la povertà causata dalla pandemia. Paolo rappresenta l’anima liberale, cattolica, garantista ed europeista di Forza Italia. Il mio consiglio è semplice: deve girare Torino in lungo e in largo e spiegare a tutti cosa vuole fare. Queste amministrative avranno buoni risultati per noi in tutta Italia. Spero nel cambiamento per la città di Torino”. Una speranza che tuttavia, nonostante il gran lavoro elettorale di Damilano, deve fare in conti con gli scossoni e i malumori che attraversano Forza Italia. Mentre Fratelli d’Italia, pur non rompendo l’alleanza con Lega e FI, mostra di aver sempre più l’ambizione di giocare in solitaria, incoraggiata dai sondaggi.

Carlo Riva Vercellotti

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