Torino ha una lunga storia d’amore con il cinema. Il Glocal Film Festival di quest’anno la racconta. Giovedì 11 marzo Manuale di storie dei cinema, di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli, ha aperto la 20° edizione. È un lavoro che riflette su identità e sfide delle sale cinematografiche. Negli anni, le difficoltà sono state tante: prima la concorrenza della televisione, poi i servizi di streaming. E quest’anno la chiusura per pandemia. Ma in Manuale di storie dei cinema c’è una risposta: “Le sale cinematografiche si sono sempre riprese. Questa è la nostra speranza anche per il futuro” racconta Gabriele Diverio, direttore del Glocal Film Festival. Con questi spirito, l’edizione del Festival di quest’anno si è spostata online, fino al 15 marzo, sulla piattaforma streeen.org. Un cambiamento che per la prima volta apre ad una platea nazionale. “E quando sarà possibile – si augura Diverio – i documentari e cortometraggi potranno essere proiettati anche al cinema Massimo, la nostra casa”. I titoli sono 33: alcuni in concorso, altri fuori gara. Aggiunta quest’anno la sezione “Lock&short”, dedicata al racconto della pandemia.
I lavori arrivano principalmente dal Piemonte: gli autori sono locali o c’è un particolare legame tra documentario e territorio. È così da vent’anni, quando il primo Glocal Film Festival prese vita a Moncalieri con l’obiettivo di diffondere consapevolezza sulle produzioni cinematografiche locali. “Molti degli autori potresti incontrarli al supermercato dietro casa” continua Diverio “Ma le loro storie travalicano i confini locali, per arrivare al nazionale e anche oltre”. Alcuni dei titoli di quest’anno sono già stati presentati a festival internazionali. “Locale e globale si uniscono nel Glocal, che è il titolo del nostro festival”. Glocal è legato ad altri festival italiani che si concentrano su produzioni locali. E quest’anno sarà ospite anche un film dai Paesi Baschi, regione ospite del Festival (in programma sabato 13 alle 14).
Per vedere cortometraggi e documentari si acquista online un biglietto da 3.50 euro o un abbonamento da 12 euro. Gli organizzatori sono consapevoli della forte concorrenza di altre piattaforme di streaming ma “Speriamo ci sia la voglia di provare qualcosa di nuovo”, conclude Diverio.
Tutte le informazioni al sito di Piemonte Movie.