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Scuola: si pensa all’allungamento dell’anno scolastico

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Con Draghi la scuola allunga il passo, nonostante il Covid. Il recente cambio dell’esecutivo ha portato con sé anche un mutamento del progetto per la scuola. Nel suo recente discorso in Senato il premier ha fatto riferimento al mondo dell’istruzione: “Non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale – ha affermato – anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà”.

Queste dichiarazioni hanno portato ad ipotizzare, oltre ai rientri pomeridiani, anche la soluzione di allungare l’anno scolastico fino alla fine di giugno, comportando un prolungamento effettivo di un mese sul programma. Si parla anche di un possibile anticipo di una settimana del rientro per il prossimo anno a settembre.

Alla notizia si aggiungono le dichiarazioni del nuovo ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. Secondo quanto riportato da Orizzonte Scuola, il ministro Bianchi ha parlato di modifiche rispetto allo svolgimento della maturità di quest’anno. L’ipotesi è quella di accompagnare l’orale a un elaborato scritto: “Non voglio sentir parlare di tesina! – ha dichiarato in un’intervista al Correre della Sera – I maturandi sono ragazzi e ragazze alla fine del loro percorso scolastico di cinque anni: dovranno preparare un elaborato ampio, personalizzato, sulle materie di indirizzo concordandolo con il consiglio di classe. Lo discuteranno con la commissione, composta dai loro insegnanti”. Tale elaborato costituirà il coronamento non solo di 5 anni di studio ma sarà anche la base per l’orale, che spazierà anche sulle altre materie e chiederà agli alunni di esprimere la loro capacità critica.

Una ricerca effettuata da Radioimmaginaria, un network europeo che si rivolge ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni, ha chiesto a 400 studenti italiani di dare un parere sulla proposta di allungamento dell’anno scolastico e il 95% ha dato responso negativo. I problemi di un simile provvedimento sarebbero molteplici: anzitutto molti ragazzi affermano di aver seguito lo svolgimento del programma istituzionale anche in didattica a distanza, ergo non ci sarebbe da recuperare. Altri affermano che comunque un mese in più in presenza non potrebbe sostituire tutti quelli precedenti svolti da remoto. Infine gli studenti lamentano una stanchezza e uno stress generato dalle condizioni precarie che hanno vissuto in questi mesi e le vacanze estive potrebbero essere un momento necessario per il riposo e per recuperare la socialità perduta.

Sempre il ministro Bianchi ha messo in chiaro le tempistiche per l’ufficializzazione delle procedure: “In settimana decidiamo – ha dichiarato su Repubblica – ho ben presente il bisogno di informazione sulla Maturità. Sono arrivato da un giorno, abbiate pietà. So che è stata già fatta una grande istruttoria e ho sempre rispetto per il lavoro realizzato da chi mi ha preceduto. In settimana decidiamo, i ragazzi stiano tranquilli”.

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