Un episodio per ogni giorno della settimana che racchiuda, in musica, i sentimenti e le sensazioni nati durante il lockdown. Nasce così il progetto Isole d’Istanti, da un’idea del violoncellista e direttore artistico di EstOvest Festival Claudio Pasceri.
Da lunedì 15 giugno alle 19 un viaggio in sette tappe per testimoniare con composizione e esecuzioni originali uno dei momenti più straordinari vissuti da ognuno e dall’umanità nella sua interezza. Basterà connettersi alle pagine social di EstOvest Festival – sia su Facebook che su Instagram – e su quelle dell’Associazione Culturale Area Sismica di Forlì – qui il profilo Instagram -. Tutti gli episodi saranno presentati ogni giorno, alle ore 12, con un video di introduzione al brano di ciascun compositore.
“Ho sentito, nelle settimane passate, l’esigenza di realizzare un progetto che racchiudesse sensazioni legate al periodo di clausura che tutti stavamo trascorrendo e che, poco a poco, va ora allentandosi, esaurendosi – spiega Pasceri – Doveva essere un processo artistico completo, condiviso, che contemplasse una piccola comunità di musicisti. Bisognava che la parabola musicale si realizzasse interamente in questo periodo sospeso ed interlocutorio, che evocasse nei suoni la straordinarietà e l’unicità di un tempo più interiore che conclamato.”
Fermare in un solo istante il proprio isolamento e nello stesso tempo trasformare questi momenti in un arcipelago di senso collettivo: è questo il tema dell’iniziatova Isole d’Istanti.
Ognuno dei sette giovani compositori coinvolti ha scritto un breve brano per violoncello rispondendo alla domanda posta da Pasceri “Cos’ha significato questo isolamento per noi?”: si è costruito così, attraverso le sette nuove partiture prodotte in clausura e eseguite dallo stesso Pasceri e dagli altri musicisti nella stessa situazione di isolamento e lontananza, un percorso, una passeggiata virtuale che diventa un appuntamento quotidiano virtuale e reale nello stesso tempo. Sette compositori per sette interpreti: i creatori di musica sono Edoardo Dadone, Livia Malossi Bottignole, Marco Pedrazzi, Riccardo Perugini, Alessio Romeo, Sara Stevanovic e Diego Tripodi. Accanto a loro, insieme allo stesso Pasceri, Enrico Maria Baroni, Simone Beneventi, Giacomo Piermatti, Adrian Pinzaru, Maria Elena Romanazzi e Michele Marco Rossi.
Le sette passeggiate virtuali richiamano al componimento di Schubert Der Wanderer – Il Viandante -, che diventa un espediente per le riflessioni in musica di ciascuno. Il violoncello è il viandante, che attraverso la raccolta diventa personificazione di un io immaginario e ogni giorno entra in relazione ad altro o altri da sé: un pensiero inaspettato, un luogo, un’altra persona, un suono.
La sfida è stata immaginare dei brani la cui esecuzione sarebbe avvenuta a distanza, ponendosi il problema che gli esecutori avrebbero dovuto registrare in autonomia la propria parte, senza prove d’assieme: la sensibilità di ciascuno ha inciso in maniera diversa. Un progetto che sembrava impossibile, in cui ognuno dei compositori e degli esecutori, abitante della propria isola, ha potuto sia viaggiare dentro se stesso sia approdare nei porti degli altri. E creare così delle Isole d’Istanti.