I quattro elementi naturali sul grande schermo. Quest’anno la “settima arte” festeggia l’ambiente, in occasione della giornata che lo celebra, in streaming. Acqua, aria, fuoco e terra saranno protagonisti da questa mezzanotte, e per 24 ore, di una maratona cinematografica che racconterà la natura. È così che Torino ha deciso di partecipare alle iniziative internazionali livestreaming del 5 giugno promosse da UNEP – il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente – in occasione del World Environment Day (WED) 2020. Il progetto si chiama Movies for Nature. A renderlo possibile il Museo del Cinema di Torino con CinemaAmbiente, il principale evento di cinema green in Italia e tra i piu importanti nel panorama internazionale.
La maratona di streaming, online e gratuita, offrirà al pubblico undici pellicole dedicate alla biodiversità, il tema dell’anno. Attraverso film, cortometraggi e mediometraggi Movies for Nature garantirà allo spettatore un tuffo nell’infinita bellezza di flora e fauna. Fornendo anche, e soprattutto, un’occasione per riflettere sul fragile equilibrio tra la vita animale e vegetale, sempre più minacciato dagli effetti dell’antropizzazione. E l’espressione “Time for Nature”, che ricorre nel racconto di questo progetto cinematografico, vuole sottolineare la necessità di riservare maggiore cura al pianeta Terra, in cui quasi 1 milione di specie viventi rischia di estinguersi.
Gli undici film
Blue (Australia 2017, 76′), di Karina Holden, esplora gli ecosistemi marini dall’Indonesia alle Hawaii, dalle barriere coralline in decomposizione alla vita marina vittima dell’enorme quantità di immondizia e delle catture accessorie di pesca. Attraverso gli occhi di esperti e attivisti, il film è una denuncia coraggiosa che sottolinea il fragile equilibrio di queste immense distese d’acqua.
Intraterrestrial. A Fleeting Contact (Spagna 2017, 55′), di Alexander e Nicole Gratovsky, racconta il mondo dei delfini per la salvaguardia di una specie unica. Sarà possibile una convivenza pacifica tra questo animale, noto per la sua intelligenza, e l’uomo?
Home (Francia 2009, 90′), di Yann Arthus-Bertrand, mostra gli effetti dei cambiamenti climatici. Un documentario realizzato grazie a 488 ore di riprese da elicotteri e 217 giorni di riprese in 54 paesi diversi.
The Messenger (Canada/France 2015, 90′), di Su Rynard, è un viaggio dalla foresta Boreale, passando dal Monte Ararat in Turchia fino a New York, alla scoperta delle specie di uccelli decimate dall’uomo.
Gringo Trails (USA 2014, 52′), di Pegi Vail, denuncia l’impatto della globalizzazione sull’ambiente. Dalla giungla boliviana alle spiagge delle feste della Thailandia, e dai deserti di Timbuktu in Mali fino al Bhutan, la pellicola mostra le ricadute negative del turismo anche sulle culture e le loro economie.
Dusk Chorus – Based on Fragments of Extinction (Italia 2016, 60’), di Alessandro d’Emilia e Nika Saravanja, esplora il fantastico mondo della foresta amazzonica dell’Ecuador, sperimentando, attraverso un paio di cuffie, il suono dell’ecosistema con la più alta biodiversità sulla Terra.
Kamchatka Bears. Life begins (Russia 2017, 60′), di Irina Žuravleva e Vladislav Grišin, è il frutto di sette mesi di riprese della vita dei cuccioli di orso bruno nel lago Kuril, nella Kamchatka meridionale.
Ranger and Leopard (Iran 2017, 53′), di Fathollah Amiri, è dedicato al mondo degli animali selvaggi come il leopardo persiano, una specie estremamente rara incontrata nella provincia di Isfahan, nell’Iran centrale.
A completare Movie For Nature i tre cortometraggi On the Cover (Iran 2018, 4′) di Yegane Moghaddam, Tungrus (India 2018, 12′), di Rishi Chandna e Welcome to the Sixtinction (Italia 2018, 3′) di Chiara Cant, che affrontano il tema della scomparsa di una parte importante della biodiversità.