Dal 1988, a Torino, il mese di maggio è il mese del Salone del Libro. È il mese in cui a Torino si respira entusiasmo, cultura e soprattutto letteratura. È il mese in cui si va al Lingotto e ci si perde tra gli stand delle case editrici, le presentazioni dei libri e gli incontri con gli autori. È sempre stato così, fino a quest’anno. L’edizione 2020 si sarebbe dovuta tenere dal 14 al 17 maggio, ma il coronavirus ha bloccato anche l’evento.
Sembrava scontato doversi rassegnare al fatto che nel 2020 non avremmo vissuto il solito maggio torinese. Poi, a una settimana esatta da quello che avrebbe dovuto essere il primo giorno della 33esima edizione, arriva l’annuncio: anche il Salone si sposta online. In quei giorni, infatti, si terrà un’edizione extra dell’evento, tutta sul web, che sarà dedicata alle vittime del virus, ai loro parenti, ai medici e ai paramedici.
“L’abbiamo immaginata come una versione anfibia: una lezione inaugurale dentro la Mole Antonelliana deserta, quindi decine di appuntamenti on line con i più grandi autori sparsi in giro per il mondo, infine una serata live davanti alla torre di Confino (ormai il simbolo della fiera) trasmessa dai nostri canali Internet e da quelli di chi vorrà rilanciarla”, ha scritto il direttore Nicola Lagioia su La Stampa.
Il programma non è ancora stato comunicato nella sua interezza, ma già ora è molto ricco. La lezione inaugurale sarà tenuta dall’amatissimo storico Alessandro Barbero, dopodiché si susseguiranno tantissimi ospiti, nazionali e internazionali: da Alessandro Baricco a Salman Rushdie, da Jovanotti a Jared Diamond, fino a Zerocalcare, Roberto Saviano e David Quammen. Tutti gli incontri potranno essere seguiti in diretta sui canali social del Salone attraverso i quali si potrà anche interagire.
“È il momento di reagire, è il momento di immaginare, è il momento di sperimentare, è il momento di costruire il futuro”, continua Lagioia su La Stampa. “Torneremo a ritrovarci fisicamente in tanti, al Salone, tornerà la fiera che tanto amiamo. Abbiamo presentato alla Città di Torino e alla Regione Piemonte un progetto per il Salone del Libro, con quello che intendiamo fare nei prossimi mesi. La ricostruzione comincia qui”.
La speranza di tutti, infatti, è quella di poter tornare in autunno ad affollare i padiglioni del Lingotto e tornare a casa con borse piene di libri. Intanto, però, con questa edizione straordinaria, il Salone si è riprende il suo mese di maggio.