Bisognava rompere gli schemi, far conoscere la nuova realtà, portarla alla massima esposizione. Torino c’è riuscita. Dopo il mondiale francese, in cui la nazionale italiana femminile aveva sorpreso e appassionato i tifosi di tutt’Italia, è arrivata la conferma. Sarà l’Allianz Stadium di Torino ad ospitare la finale della Champions League Femminile del 2022: lo ha deciso il Comitato Esecutivo della UEFA che si è riunito il 2 marzo scorso ad Amsterdam. Un appuntamento rivoluzionario, come rivoluzionaria sarà la formula che accompagnerà i tifosi in questa manifestazione. Per la prima volta l’attuale formato a eliminazione diretta a 16 squadre verrà sostituito da una fase a gironi, con quattro gironi da quattro e sfide di andata e ritorno tra tutte le partecipanti. Le prime due classificate di ogni girone accedono ai quarti di finale. Con il nuovo formato, i diritti televisivi saranno centralizzati dalla fase a gironi in avanti.
IL PROGRESSO ITALIANO
Allianz Stadium, da dove tutto è partito. Il 24 marzo 2019 lo stadio ospitava Juventus-Fiorentina, una partita da record per il calcio femminile. 40mila tifosi presenti, un monito per chi allora ha cominciato a pensare al calcio femminile come un’opportunità non solo sportiva, ma anche economica. In questo quadro si inseriscono le figure di Andrea Agnelli, presidente della Juventus e Roberto Finardi, assessore allo sport della città metropolitana di Torino. Il dossier preparato in collaborazione con la Federazione Italiana Giuoco Calcio, ha convinto la Uefa sulla bontà del progetto e sui progressi del calcio femminile in Italia. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha commentato: «L’assegnazione della finale di Champions League rappresenta un grande successo per l’Italia, ma soprattutto per il calcio femminile italiano, e ringrazio per questa opportunità il Comitato Esecutivo UEFA e in particolare i rappresentanti. La candidatura proposta dalla FIGC, insieme a Juventus e Città di Torino, d’intesa con il Governo, ha nel piano di sviluppo di questa disciplina il suo punto di forza. Il Mondiale in Francia ne è stato un chiaro esempio. Il nostro sogno è la partecipazione di una squadra italiana».
CITTA’ DELLO SPORT
Iniziativa italiana, ma che si raccoglie attorno a Torino come nuovo polo sportivo italiano. Non solo la finale della Uefa Champions League femminile, ma anche tennis, skate e volley. La sindaca Chiara Appendino fa il resoconto degli eventi che interessano il capoluogo piemontese: «Dopo le ATP Finals dal 2021 al 2025, le finali dei mondiali di volley maschile e quelle di Nations League maschili e femminili, il Gran Prix del figure skating e tanti altri eventi, Torino si conferma sempre più capitale dello sport internazionale. Un calendario intensissimo e unico che posiziona la città sotto i riflettori del grande sport mondiale. Ma non si tratta solo di un evento. Abbiamo più volte parlato di calcio femminile e di come, anche in questo sport, si stiano rompendo gli schemi vedendo le donne protagoniste e capaci di grandi risultati. Questo è un importante segnale di cambiamento, positivo per tutta la comunità. Ci sarà di che stupirsi, ne sono certa».
LE ITALIANE
Nell’ultima stagione, segnata dallo stop delle manifestazioni sportive per la pandemia da Covid-19, solo due squadre italiane hanno partecipato alla competizione europea. Le stesse compagini che stavano combattendo per la prima posizione in campionato: la Juventus e la Fiorentina. Destini simili che si intrecciano tra Italia ed Europa. La squadra bianconera in campionato aveva collezionato un vantaggio di 9 punti sulla Fiorentina in seconda posizione a 35 punti, mentre in Europa è stata eliminata dalle più quotate spagnole del Barcellona. Sorte non molto differente è capitata alla Fiorentina, sconfitta in casa e in trasferta dall’Arsenal con un netto 6 a 0 totale.